Riceviamo e pubblichiamo:
Alla luce di studi scientifici e di recenti considerazioni giuridiche, CNCN, Face Italia e Assoarmieri si sono rivolti alle Istituzioni nazionali e regionali in merito al divieto di impiego di munizioni in piombo per la caccia agli ungulati, invitando ad una più attenta riflessione su un tema che necessita ulteriori approfondimenti e non riveste alcun motivo di urgenza In questa stagione venatoria uno dei motivi addotti dai ricorrenti avverso i calendari venatori di molte Regioni italiane riguarda la supposta mancata osservanza di un parere Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che, tra le altre cose, suggerisce l’utilizzo di munizioni prive di piombo nella caccia agli ungulati.
Tale suggerimento, cui non corrisponde alcun divieto normativo specifico, come riconosciuto dalla stessa Ispra, è stato invece considerato da numerose associazioni animaliste e anticaccia un obbligo cui le Regioni si sarebbero dovute adeguare immediatamente.
La cosa ha provocato una serie di ricorsi con conseguenti pesanti ripercussioni sul normale andamento della stagione di caccia e sulla pratica venatoria, costringendo cacciatori e armieri di quelle Regioni che hanno frettolosamente modificato in tal senso i propri calendari ad una affannosa quanto inutilmente urgente ricerca di munizionamento privo di piombo.
Il CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura), le Associazioni Venatorie riunite in FACE Italia (Federcaccia, Liberacaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi) e l’Assoarmieri,preoccupate della situazione creatasi e con lo scopo di tutelare i propri iscritti, si sono rivolti alle Istituzioni regionali per fornire loro una serie di documenti tecnici atti a fugare ogni dubbio nell’utilizzo delle munizioni a base di piombo nella caccia agli ungulati e non solo, tenendo anche presente la recente decisione del Consiglio di Stato che, nell’udienza del 23 ottobre, ha confermato il rigetto, già deciso alla fine di luglio dal TAR dell’Emilia-Romagna, della richiesta di sospensione cautelare da parte delle associazioni ambientaliste sui calendari venatori della Provincia di Forlì-Cesena, in particolare con riferimento all’utilizzo di munizioni atossiche per la caccia agli ungulati, avvalorando quindi la possibilità di utilizzare il munizionamento di piombo.
CNCN, FACE Italia e Assoarmieri confidano che quanto sottoposto all’attenzione degli assessorati e degli uffici tecnici regionali susciti una più attenta riflessione sull’opportunità di adeguarsi senza gli opportuni approfondimenti a quello che per il momento rimane un suggerimento non supportato da alcun divieto legislativo, e aiuti a scongiurare, in assenza di specifici divieti, ogni ulteriore provvedimento lesivo nei confronti dell’utilizzo del munizionamento a base di piombo.
Ufficio stampa CNCN
Segreteria Face Italia
Segreteria Assoarmieri