Il Tiro a Volo diventa materia di laurea alla facoltà di scienze motorie dell'Università di Tor Vergata a Roma. Lo rende noto una comunicazione della Fitav, che specifica come gli studenti del terzo anno avranno la possibilità di inserire la disciplina nel loro corso di studi ed acquisire due crediti formativi.
A suggellare questo sodalizio con la Fitav un incontro organizzato dai docenti del Comitato Scientifico dell’ateneo, presieduto dal Presidente della Facoltà di Scienze Motorie Prof. Antonio Lombardo, che si è svolto nell’aula magna della facoltà, con oltre cento studenti che hanno assistito ad una discussione sulla teoria e la metodologia della ricerca, l’ottimizzazione delle prestazioni, i carichi di allenamento e le metodologie inerenti la pratica di tiro.
Testimonial della giornata - si legge sul sito della Fitav - è stato Marco Sablone, atleta del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e studente di Sciente Motorie dello stesso Ateneo, che lo scorso hanno si è diplomato Campione del Mondo Universitario della specialità dello Skeet ai mondiali che si sono svolti a Kazan (RUS). A lui è spettato il compito di raccontare ai compagni di corso la sua esperienza tiravolistica e, cosa più importante, come poter conciliare l’impegno sportivo con lo studio, obiettivo principale degli studenti universitari. Il corso universitario di tiro a volo prenderà il largo nei mesi di marzo e aprile.
Altrettanto miliare è stata l’istituzione di un Centro Studi scaturita da una riunione tra la delegazione della Fitav, guidata dal Presidente Luciano Rossi e composta dal Vice Presidente Paolo Fiori, dal medico federale Dott. Francesco Fazi, dal Commissario Tecnico della Fossa Universale Dott. Sandro Polsinelli, dal Responsabile delle Squadre Azzurre Mario Magnanini e dal Preparatore Atletico Prof. Fabio Partigiani, ed il Comitato Scientifico, rappresentato dai docenti StefanoDd'Ottavio, Calogero Foti, Mario Esposito, Giuseppe Annino, Elvira Padua e Francesca Neroni, oltre al già citato Presidente di Facoltà Lombardo. “La creazione di questo Centro Studi testimonia la ferma convinzione, mia e di tutto il Consiglio Federale, che la ricerca e lo studio siano l’unica vera strada di crescita – ha commentato il Presidente Rossi – Per affrontare seriamente una disciplina sportiva si deve programmare tutto e non lasciare spazio all’improvvisazione. Non si vince per caso. Lo si fa solo pianificando tutti i particolari in modo scientifico”.