Nonostante il divieto delle munizioni di piombo imposto nel 2008 in California in specifiche aree di caccia frequentate dai condor, i livelli di piombo riscontrabili in questi uccelli non è sceso. Lo hanno ammesso recentemente i ricercatori dell'Università della California che anni fa avevano preteso il passaggio alle munizioni atossiche, sostenendo che l'avvelenamento da piombo provocato dall'ingestione di pallini lasciati sul terreno costituisse la causa principale della morte degli uccelli. In realtà questi ricercatori ora vorrebbero estendere il divieto delle munizioni di piombo per ogni genere di caccia e su tutto il territorio, attraverso una nuova legge federale.
Lo si apprende da un articolo pubblicato dal sito americano Hunt for Truth, ripreso in questi giorni anche dal portale della NRA, l'associazione che difende gli interessi del settore armiero americano. In quell'articolo vengono messe in evidenza una serie anomalie che hanno portato al divieto sul piombo, come la mancata divulgazione dei dati delle ricerche scientifiche e l'aver omesso nelle ricerche che poi hanno portato al divieto, altri studi sul piombo che remavano nella direzione opposta. L'accusa mossa dagli armieri agli studiosi è quella di aver polticizzato i risultati scientifici al fine di favorire restrizioni sulla caccia.
L'anno scorso, scrive il sito Hunt for Truth - il presidente dell'Università della California Mark Yudof ha dichiarato che c'è qualche verità su proselitismo da parte di docenti dell'Università della California, affermando che "i professori sono lì per educare e spingere verso una causa".