E' stato respinto in Commissione Bilancio al Senato l'emendamento sul raddoppio della tassa di concessione governativa per la licenza di caccia, proposto dai senatori De Petris, Uras, Cirinnà nell'ambito della discussione sulla Legge Stabilità.
L'emendamento 7.72 era stato accantonato dalla Commissione, è stato infatti ritirato, ma poi la proposta sull'aumento della tassa per la licenza venatoria è rispuntata nel testo che è andato al voto, con l'emendamento 17.44 che è stato respinto. I senatori, viste le bocciature, hanno anche provato a mirare un po' più basso, con un altro emendamento all'articolo 5, ridimensionando, questa volta del 25%, (con l'emendamento 5.59) l'aumento della tassa di concessione governativa prevista per la licenza di porto di fucile dal 2014, per alimenatare un fondo per il ristoro dei danni della fauna selvatica.
Anche quest'ultimo è stato respinto durante la seduta di sabato 23 novembre. Gran parte del merito, secondo la rivista Armi e Tiro, va all'impegno dimostrato dai senatori di forza Italia, Cinzia Bonfrisco, e Antonio Milo, campano e cacciatore, che hanno difeso le istanze dei cacciatori in Commissione. Al momento della votazione hanno votato contro sia Pd che Forza Italia.
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