Torniamo sulle vicende della Legge di Stabilità e sul tentativo di alcuni senatori anticaccia di raddoppiare le tasse di concessione governative annuali, per proporvi il testo del resoconto della Commissione Bilancio (reperibile sul sito del Senato) al momento della discussione del secondo emendamento De Petris, Uras e Cirinnà, che non solo mirava all'aumento della tassa, ma anche all'obbligatorietà del pagamento della stessa anche negli anni in cui non si eserciti l'attività venatoria per qualsiasi motivo personale.
Il testo ce lo segnala Andrea Severi (Arci Caccia Roma) con una piccola introduzione: “mi preme rendere pubblico alla comunità venatoria l'estratto del resoconto in Commissione – dice - affinché ognuno si renda conto del tenore del dibattito precedente al voto sfavorevole che fortunatamente ha derubricato l'emendamento dal testo complessivo. Mi piace far notare, che anche coloro che hanno votato contro, ritengano tralaltro le tasse di concessione governative in ambito venatorio "facilmente eludibili".. l'ignoranza non ha mai fine!”.
Eccolo:
La senatrice DE PETRIS (Misto-SEL) riformula l'emendamento 17.44 in un testo 2, pubblicato in allegato, con il quale - oltre a proporre l'aumento del 100 per cento della tassa di concessione governativa per la licenza di porto di fucile - si chiede di renderne obbligatorio il pagamento a prescindere dall'effettivo utilizzo della licenza.
Il relatore SANTINI (PD) si pronuncia in senso contrario sull'incremento della tassa e si rimette al Governo sull'altra parte dell'emendamento.
Il vice ministro FASSINA ritiene che debba essere ipotizzata una soluzione più adeguata per combattere l'elusione del pagamento della tassa, obiettivo perseguito dai proponenti.
La senatrice BONFRISCO (FI-PdL XVII) ricorda che quanti praticano l'attività venatoria sono già soggetti a un'alta imposizione fiscale e osserva che la norma penalizzerebbe un importante distretto produttivo industriale italiano. Annuncia pertanto un voto contrario sull'emendamento 17.44 (testo 2).
Il senatore MARTELLI (M5S) annuncia un voto favorevole, sottolineando che l'importo della tassa di concessione governativa è irrilevante rispetto al costo delle armi.
La senatrice CHIAVAROLI (NCD) dichiara il voto contrario del proprio Gruppo.
Il senatore VACCARI (PD) annuncia il voto contrario del suo Gruppo, invitando a trovare una soluzione alla questione dell'elusione del pagamento della tassa di concessione.
Il senatore Luigi MARINO (SCpI), condividendo la finalità di imporre il pagamento di una tassa già prevista dalla normativa vigente, annuncia un voto favorevole ove sia soppresso il primo periodo dell'emendamento.
Annunciano il proprio voto contrario i senatori CROSIO (LN-Aut) e PANIZZA (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE).
Il senatore URAS (Misto-SEL) giudica incomprensibile l'atteggiamento del Governo di fronte a un emendamento che cerca di garantire il pagamento di un'imposta sistematicamente elusa; si dichiara disponibile a votare il testo per parti separate.
Posto in votazione, l'emendamento 17.44 (testo 2) non è approvato.