Forse non tutti sanno che l'immenso Gino Bartali era anche un appassionatissimo cacciatore e un estimatore dei fucili italiani. Il collezionista Giovanni Villa, che possiede l'intera collezione dei fucili utilizzati dal ciclista (tra cui il pezzo forte della collezione: il mitico Imperiale Montecarlo Franchi), organizza, insieme alla Fidasc, la mostra “Il pathos di un grande uomo e del suo mitico fucile italiano da caccia”. L'iniziativa si terrà in occasione in occasione dei festeggiamenti del centenario della nascita del campione del ciclismo italiano.
Bartali è un vero eroe nazionale. Medagna d'oro al merito civile (fu insignito nel 2006 dall'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi) per aver dato ospitalità ed assistenza ai perseguitati politici e a quanti sfuggirono ai rastrellamenti nazifascisti in Toscana durante la seconda guerra mondiale, riuscendo a salvare circa 800 cittadini ebrei. Impresa che tenne segreta e che diversi anni dopo la sua morte, lo ha fatto proclamare “giusto tra le nazioni”, riconoscimento arrivato quest'anno dallo Yad Vashem, l’Ente Nazionale per la Memoria della Shoah fondato nel 1953. "C
attolico devoto, nel corso dell'occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l'arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Costa" dice la motivazione dell'Ente.
Per condividere e far conoscere ai giovani e ad un pubblico sempre più vasto il pathos dello sport in generale ma soprattutto del ciclismo e della caccia, la Fidasc desidera celebrare il prossimo centenario della nascita di Gino Bartali partendo proprio da questo impareggiabile fucile da caccia che è un attrezzo (anche sportivo) dallo straordinario valore simbolico e culturale. L’iniziativa federale, di natura squisitamente celebrativa e scevra di qualsiasi intento economico, gode del supporto diretto del Coni e della Federazione Ciclistica Italiana, nonché di altri interpreti della vita sportiva, venatoria e culturale italiana.
Sarà inoltre espressamente chiesto il patrocinio morale di Luigi Bartali, della Comunità Ebraica, della Regione Toscana, della Provincia e Comune di Firenze, e del Museo del ciclismo Gino Bartali. Sarà inoltre chiesta la collaborazione attiva di: Cncn, Anpam, Assoarmieri, Beretta, Franchi, Comune di Frosinone, Rai Sport, Quotidiani nazionali, locali e stampa specializzata nei vari settori (tiro e ciclismo).
Il progetto prevede la realizzazione di alcuni eventi celebrativi (tappe) “situati” cronologicamente all’interno delle due date ufficiali di inizio e temine dell’iniziativa stessa.
Dopo la presentazione ufficiale, che sarà lunedì 16 dicembre al Salone d'Onore del Coni (ore 10), l'esposizione avrà luogo nel contesto delle più famose fiere di settore, prima alla Fiera di Vicenza (8-10 febbraio 2014), poi all'Exa di Brescia (5-8 aprile 2014), infine al Game Fair (1 giugno 2014) a Taquinia.