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Assoarmieri sul sequestro degli M76 Zavasta


giovedì 2 ottobre 2014
    

Riceviamo e pubblichiamo:
 
Assoarmieri si pronuncia brevemente sul sequestro degli M76 Zavasta disposto da parte della Procura della Repubblica di Brescia sul territorio nazionale. Quando si effettua un sequestro probatorio (ex art. 253 Codice di Procedura Penale), come nel caso in esame, il decreto di sequestro disposto con decreto motivato deve contenere:

- le norme di legge che si ritengono violate;
- la fattispecie criminosa, specificando gli estremi di tempo, luogo e azione del fatto compiuto;
- il rapporto diretto o pertinenziale tra la cosa sottoposta a sequestro e il reato commesso.

Fatte queste brevi considerazioni bisogna riflettere con assoluta serenità sulla decisione presa dalla Procura della Repubblica di Brescia.

Ma non è forse vero che tutte le armi corte, lunghe, lisce, rigate, semiautomatiche sono in grado, con opportune modifiche, di sparare a raffica, nessuna esclusa!

Se l’arma in questione (come tutte le altre) nella sua cosiddetta “posizione di progetto” ovvero colpo singolo è sicura, non ha senso fare una modifica per impedire un’azione che non c’è. Si consideri, tra l’altro, che si è in grado di rimodificare nuovamente l’arma così ravvisando in questo caso l’eventuale reato di alterazione d’arma.

Se l’arma senza alcuna modifica non può sparare a raffica allora va bene, punto e basta!

E poi dal 2003, quando è stata fatta la catalogazione da parte della Commissione Consultiva, ci si è accorti solo oggi, dopo più di dieci anni, che qualcosa non va? Di chi è la responsabilità? Nella storia del nostro Paese quante armi Zastava sono forse state fatte funzionare a raffica per commettere atti di terrorismo? La risposta negativa è implicita!

Dobbiamo, seriamente, preoccuparci di altre situazioni cosiddette “sensibili”, finalizzate al terrorismo e non “imbarcarci” in un sequestro di tutta una serie di carabine che sono state importate in Italia (Zastava mod. M76 e GM Tecno Mod. GM76) e che si trovano sul territorio italiano per un numero che supera abbondantemente i 1.200 pezzi!

Una volta poste sotto sequestro, le armi difficilmente verranno restituite poiché confiscate e quindi successivamente distrutte.

Si andrà di fronte ad un’ingente spesa di denaro pubblico, il nostro, per diramare su tutto il territorio nazionale presso i Comandi di Polizia, della Guardia di Finanza e delle Caserme dei Carabinieri l’ordine di andare porta a porta e farsi consegnare le carabine in questione, da Bolzano ad Agrigento!
Ma non solo, quanto potrà mai costare la consulenza tecnica data a chi avrà l’abilità di accaparrarsi un osso con una polpa così succulenta? Sarà opportuno, per la nostra serenità anche economica, affidare ai reparti specializzati delle Forze Armate e di Polizia la possibilità di periziare tali armi a costo zero senza, quindi, ulteriore aggravio per i cittadini!

Pura follia, non solo questo ma anche non arrivare a miti consigli con chi ha voluto promuovere e ha voluto soffiare su cenere spenta di un finto problema. Per non sottolineare la praticità di alcuni concetti base in tema di armi come quelli di “Difetto di progetto” e “Difetto di esecuzione” nel funzionamento delle armi, sapendo perfettamente che andando a modificare armi semiautomatiche si toglie sicurezza all’arma stessa, rischiando che il tutto possa esplodere in mano, come invece, rischia di implodere su tutto il territorio nazionale anche questa vicenda che oggi ha inizio e non sappiamo quando potrà avere un suo epilogo nell’interesse di tutte le persone coinvolte

LA SEGRETERIA ASSOARMIERI INFORMA I PROPRI ASSOCIATI CHE SI METTERA’ A DISPOSIZIONE DEI SOCI PER EVENTUALI RICHIESTE DI CONSULENZA O ASSISTENZA.

Antonio Bana
Presidente
Assoarmieri

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4 commenti finora...

Re:Assoarmieri sul sequestro degli M76 Zavasta

il vero nome del carabina e z a s t a v a m76 e no zavasta.gracije.

da krasavcic dragan 05/10/2014 20.47

Re:Assoarmieri sul sequestro degli M76 Zavasta

questo è un atto di temenza da parte dello stato verso i suoi cittadini, lo stato italiano sa che sta strizzando la gente affamandola, e sa che la fame ha brutti effetti, quindi si tutela levando armi, secondo una mia opinione non vi è altra ragione, sanno che sono strozzini e si iniziano a c..are a dosso.....

da dardo 03/10/2014 7.39

Re:Assoarmieri sul sequestro degli M76 Zavasta

Cosa si puo' fare ?? nel caso di sequestro ognuno porti il provvedimento al proprio avvocato per alutare se ricorere o meno. E' possibile il ricorso entro 10 giorni dall' esecuzione del sequestro al Tribunale del riesame (il Tribunale del capoluogo di circondario in cui e' stato emesso il decreto di sequestro). Il procedimento si svolge in camera di consiglio, quindi e' un procedimento abbastanza snello. SE la motivazione e' quella che SEMBRA trasparire dall' articolo, illustrare i motivi nel ricorso non essere molto difficile, ferma restando la riserva di motivi aggiunti.... ma non avendo letto il provvedimento, sto scrivendo solo in via ipotetica.

da Fabrizio 02/10/2014 15.35

Re:Assoarmieri sul sequestro degli M76 Zavasta

nel 1998 mi hanno sequestrato m14 della norinco adesso ci risiamo di nuovo l'incubo ritorna sono indignato e mi vergogno di essere italiano.

da 93621369 02/10/2014 11.43