Su
proposta dell'assessore alla caccia Michele Dallapiccola, la Giunta provinciale di Trento ha rivisto le norme sullo svolgimento degli esami di abilitazione venatoria. Tra le modifiche apportate, in particolare, una riguarda la prova pratica d'esame, che sarà articolata in tre fasi: maneggio dell'arma, tiro su bersaglio mobile, tiro su bersaglio fisso. La novità consiste nel fatto che non sarà più necessario superare positivamente tutte le tre prove ma sarà sufficiente superarne due, di cui una però costituita obbligatoriamente dalmaneggio in sicurezza delle armi. Restano invece invariate, rispetto al passato, la prova orale e la prova scritta.
"La modifica delle modalità per lo svolgimento degli esami - spiega l'assessore - si rende necessaria alla luce dell'esperienza maturata al fine di migliorare la formazione dei candidati. A tal fine è stata anche prevista la possibilità di riconoscere dei crediti formativi ai candidati che abbiano partecipato a corsi facoltativi di formazione organizzati da soggetti accreditati presso il Servizio Foreste e fauna".