Alla Commissione Ambiente è stato assegnato alla fine dello scorso anno un disegno di legge (n.2735) che prevede l'attuazione di nuovi controlli e parametri per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza pubblica nei poligoni di tiro. Il testo, presentato su iniziativa della deputata Marilena Fabbri (Pd), nasce, dice lei, dall'esigenza di regolamentare e di esercitare un controllo sull'impatto acustico, ambientale e sanitario derivante da attività di tiro a segno.
Secondo i proponenti la condizione “di doppia funzione e di doppia natura dei poligoni da tiro a segno nazionale gestiti dall'UITS pone, anche alla luce delle giurisprudenza amministrativa in materia, un problema di coordinamento tra l'autorità civile e la preposta autorità militare”. “Considerato che le sezioni di TSN possono essere ubicate sia in centri abitati che in prossimità degli stessi, si pongono, in taluni casi, problemi di convivenza con la popolazione civile; anche quando sono ubicati in aree isolate possono presentare problemi di potenziale impatto ambientale per il rischio di inquinamento dei terreni e delle falde acquifere per le attività che si svolgono a cielo aperto e con l'uso di proiettili a base di piombo o metalli pesanti; per le attività svolte essi si rivolgono a un'utenza sia militare che civile nonché a giovani a partire di dieci anni di età e si ritiene necessario chiarire che le autorità civili e militari, le aziende e gli enti civili competenti in materia di tutela dell'ambiente, tutela della salute e tutela della sicurezza e quiete pubblica hanno autorità, senza limitazione alcuna, anche sulle aree e sugli impianti di TSN”.