La pubblicazione “Le armi e le munizioni da caccia. 10 regole pratiche per l'uso e la detenzione”, curata dalla Federazione Italiana della Caccia Sezione Comunale di Brescia, è stata redatta al fine di dare alcuni consigli pratici sul corretto uso e detenzione delle armi e delle munizioni da caccia, per evitare ai cacciatori spiacevoli conseguenze giudiziarie e amministrative.
In particolare sono stati affrontati i comportamenti che più frequentemente portano il cacciatore davanti ad un Magistrato per rispondere di reati che, nella grande maggioranza dei casi, possono evitarsi con il rispetto di alcune semplici regole improntate soprattutto all’attenzione.
Decima regola: affidabilità e buona condotta
Ultima, ma fondamentale regola per una corretta detenzione ed un corretto utilizzo delle armi, è senza dubbio quella della buon condotta che il cacciatore deve imprescindibilmente adottare anche nella vita quotidiana.
Invero è bene ricordare che spesso i cacciatori subiscono la sospensione della licenza di porto d'armi a causa della pendenza a loro carico di procedimenti penali anche per reati che non hanno una attinenza diretta con l'uso o la detenzione delle armi.
Non solo, quindi, procedimenti penali per il reato di omessa custodia di armi o per la violazione delle norme che regolano l'attività venatoria ma anche, per esempio, in presenza del reato di guida in stato di ebbrezza o di molestie la Questura può legittimamente adottare un provvedimento di sospensione della licenza di porto d'armi.
Particolare attenzione deve, naturalmente, essere adottata nel corso delle battute di caccia in quanto, anche l'involontaria lesione cagionata con un colpo d'arma ad un compagno, può portare all'iscrizione di un procedimento penale per il reato di lesioni colpose e al concreto rischio di subire la sospensione della licenza.
Addirittura può essere sufficiente che il cacciatore sia in lite con i propri vicini di casa e che la notizia giunga a conoscenza dei Carabinieri per portare ad un giudizio negativo sulla condotta del cacciatore, giudizio che può precludere il rinnovo della licenza o, nei casi più gravi, portare alla sua sospensione, anche indipendentemente dall'esistenza di un procedimento penale.
Non va dimenticato che per ottenere la licenza di porto d’armi l’organo di polizia competente per territorio deve esprimere il proprio parere sull’affidabilità del richiedente e che tale parere incide in modo quasi sempre definitivo sull’esito della pratica.
Di fatto essere considerati “brave persone” è indispensabile per ottenere il porto d’armi.
Consigli pratici:
Il Consiglio di Stato ha più volte ribadito l'obbligo delle Questure di valutare attentamente il fondamento delle querele presentate a carico dei possessori di licenza di porto d'armi, prima di procedere con la loro sospensione, ma, tuttavia, al fine di evitare il rischio di vedersi sospendere in via precauzionale il titolo è bene adottare una condotta assolutamente immune da ogni possibile contestazione.
- Prima regola: denuncia dell’acquisto e della detenzione dell’arma all’organo di polizia del luogo ove verrà detenuta e custodita
- Seconda regola: il trasferimento definitivo delle armi da un luogo all'altro va sempre immediatamente denunciato
-Terza regola: denuncia del comodato (prestito) o locazione di un’arma da caccia o per uso sportivo
-Quarta regola: la custodia delle armi deve essere effettuata con la massima diligenza
-Quinta regola: consegna delle armi a persone non idonee alla detenzione delle stesse o comunque non munite di licenza di porto d'armi
-Sesta regola: divieto di alterazione di armi
-Settima regola: obbligo di denuncia di smarrimento o furto dell’arma
-Ottava regola: obbligo del deposito di armi o parti di armi rinvenute
-Nona regola. Detenzione di cartucce e munizioni: denuncia e custodia