Si discuterà anche delle munizioni di piombo al prossimo congresso mondiale di IUCN, in programma nel mese di settembre. L'Organizzazione Internazionale per la Conservazione della Natura tiene ogni quattro anni una conferenza, cui partecipano i responsabili delle politiche ambientali di molti Paesi. Sono attesi oltre 8 mila delegati in rappresentanza di governi, imprese, comunità scientifica, delle ONG e dei popoli indigeni provenienti da oltre 160 paesi discuteranno le questioni delineate nei movimenti.
Tra gli argomenti chiave che delineeranno la linea di azione futura di un centinaio di movimenti, ci sarà anche quello del divieto del piombo nelle munizioni, da introdurre gradualmente secondo IUCN, così come già richiesto dall'Onu, che ne ha chiesto il divieto entro il 2017.
Altre proposte vertono sulla chiusura dei mercati nazionali per il commercio di avorio, sulla protezione dei pipistrelli da programmi di abbattimento, sul rafforzamento del ruolo dei popoli indigeni nella lotta contro il commercio illegale di animali selvatici. Verrà presentato anche il progetto sulla governance degli oceani, che prevede uno strumento giuridicamente vincolante per la conservazione della diversità biologica degli oceani.