L'attuale presidenza olandese del Consiglio europeo sembra essere determinata a mettere mano in maniera restrittiva alla legislazione sulle armi. All'ultimo minuto e senza aprire le necessarie consultazioni, riferisce un comunicato della Federazione Nazionale dei Cacciatori francesi, sono stati proposti
nuovi vincoli su dimensioni e caricatori, con deroghe limitate solo alle competizioni sportive. Il che sembra voler penalizzare soprattutto i cacciatori, che per le proprie armi ad anima liscia, in caso dovranno sottostare alle nuove disposizioni antiterrorismo, nonostante siano già soggette ad opportuna registrazione.
La proposta più criticata infatti attiene alla
rimozione della classe D (armi da fuoco lunghe a colpo singolo e ad anima liscia), per cui tutte rientreranno nella categoria C, armi soggette a dichiarazione, come la canna rigata e le armi a ripetizione. Secondo quanto riferisce l'associazione francese, solo Francia e Austria si sarebbero opposte ad una simile iniziativa. E' ovvio che i terroristi, che si procurano le armi illegalmente, non saranno minimamente toccati dalla norma. Su questa modifica il dibattito in Europa è aperto. In Francia i cacciatori si sono mobilitati chiedendo un'audizione al ministro degli Interni Bernard Cazeneuve e invitando tutti i cacciatori ad allertare i ministri degli interni di ogni paese. Per il momento il testo di riforma è ancora nelle Commissioni del Parlamento UE. Dovrà anzitutto uscire dalla Commissione Imco (Mercato Interno e protezione consumatori). Il voto è atteso per luglio.
Intanto in Italia, sul sito Change.org, è partita una petizione che chiede la rettifica del Decreto Antiterrorismo dello scorso anno, con il quale sono state vietate a caccia le carabine cosiddette B7 perchè somiglianti ad armi automatiche.
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