Nella cornice della A.A.V Torre Baccelli, immersa nella campagna sabina, si è conclusa la tre giorni di un avvincente 2° Campionato Europeo di Tiro di Campagna con armi a canna rigata. È stata una competizione all’insegna dell’equilibrio che alla fine ha visto trionfare gli estoni nel singolo e la nostra Nazionale a squadre.
Una manifestazione caratterizzata dalla sportività e da una sana rivalità tra tutti i partecipanti, sotto stretta osservazione dell’ineccepibile competenza di giudici e organizzatori e con l’attenta supervisione del vice presidente Alfonso D’Amato, anche stavolta nei panni di atleta.
Gli attrezzati impianti di gara hanno dato risalto ad una sfida all’ultimo colpo in tutte le tre specialità dei 50, 100 e 200 metri, premiando i tiratori baltici nella categoria Senior con Arles Taal, anche campione assoluto, nella categoria Veterani con Tiit Karp e tra le Lady è stata Lilian Leetsi a conquistare l’oro. La Nazionale Italiana composta da Cosimo Velella, Giuseppe Casolino, Antonio Paioli e Giuseppe Petrosino invece si conferma ancora una volta la più forte, al termine di una contesa al cardiopalma in cui gli Azzurri sono riusciti ad imporsi di un solo punto sui talentuosi estoni.
Una menzione particolare per i più giovani della categoria Junior, in cui si laurea campione Alessio Castellanelli, uno dei migliori prospetti del panorama nazionale, seguito in ordine da una sorprendente Jessica Rubortone e Michele Fernando; risultati che fanno ben sperare in ottica futura e sottolineano l’importanza del nostro vivaio.
Gli altri tiratori italiani andati a podio alle spalle degli estoni sono in ordine di medaglia Patrizia Nicol e Laura Di Napoli al termine di una emozionante contesa tutta al femminile nella categoria Lady, Cosimo Velella e Giuseppe Casolino per i Senior, Domenico Summa e Raffaele Visconte per quanto concerne i Veterani.
“Non sarei mancato per nulla al mondo alla chiusura di un simile evento – ha detto il presidente Felice Buglione – perché manifestazioni di questo livello sono la testimonianza non solo del grande dinamismo organizzativo internazionale della Fidasc ma anche della crescita tecnica e agonistica dei nostri tiratori che meritano di cimentarsi con i più forti atleti europei di una disciplina così speciale e così complessa”.