Sulle proposte di modifica della Direttiva Armi e sul recente convegno tenuto a Bruxelles pubblichiamo la dichiarazione dell'eurodeputato Stefano Maullu, membro PPE dell'intergruppo Biodiversità, Caccia e Ruralità al Parlamento Europeo. “Si è tenuto a Bruxelles un convegno cui hanno partecipato i rappresentanti di tre gruppi politici, Conservatori, Popolari e Liberal, che si sono riuniti per riflettere sulla Direttiva Armi".
"Direttiva a mio avviso sbagliata nell'impianto: non è disarmando i bravi ed onesti cittadini che si colpiscono i criminali. Questi ultimi, sorprendentemente per la sinistra, infatti, tendono per natura a non conformarsi alle leggi. Quindi introducendo limiti così severi e duri per i possessori legittimi (sportivi, cacciatori ed oplofili) si restringono in maniera ingiustificata i diritti di molti, solo per scongiurare minacce immaginarie. Nessun attentato, infatti, di quelli che hanno insanguinato l'Europa nell'ultimo anno è stato commesso con armi di fabbricazione nostrana o detenute legalmente. Anzi, storicamente, anche andando a ritroso nel tempo, molti di essi sono stati compiuti utilizzando esplosivi artigianali derivati dai fertilizzanti. Secondo la logica della Direttiva Armi dovremmo chiudere, quindi, anche le serre e considerare con sospetto i fioristi. Io penso si debba evitare, prima di tutto, di rendersi ridicoli lanciando inutili cacce alle streghe”.