VickyFord, la presidente del Comitato Imco (Mercato interno e protezione dei consumatori) del Parlamento europeo, fa il punto sulla discussione in corso sulla Direttiva armi. Commissione, Parlamento e Consiglio, che si sono riuniti il 15 novembre scorso e terranno un nuovo incontro il 5 dicembre, concordano sulla necessità di inserire le armi automatiche con grande capacità di fuoco nella categoria A (armi vietate), lasciando alcune deroghe per i tiratori sportivi. Ma su questo punto si dovrà ancora lavorare, evidenzia la Ford, affinché questa condizione possa valere nella pratica e non solo sulla carta. Parlamento e Consiglio intanto concordano nel respingere il principio della somiglianza tra le armi semiautomatiche e quelle automatiche.
E' poi necessario un ulteriore approfondimento sulla questione dellesemiautomatiche convertite da automatiche. Il Parlamento – dice Ford – ha ribadito la volontà di trovare una soluzione per la salvaguardia dei diritti acquisiti, in modo da rassicurare i detentori di queste armi che potranno continuare a detenere le loro armi e che queste potranno essere trasferite, ereditate e vendute. Sulle armi disattivate “c’è una chiara comprensione dei problemi”, prosegue la Ford, “tra il Consiglio e la Commissione, e si stanno facendo progressi per risolverli. Il Parlamento ritiene che il gruppo di esperti sul regolamento per la disattivazione possa completare il proprio lavoro per l’inizio del 2017”.
La Direttiva dovrebbe intervenire anche sulle armi disattivate, già oggetto di un apposito regolamento dell'Ue, entrato in vigore ad aprile dello scorso anno. Secondo il Parlamento UE queste armi, ormai non più tali, dovrebbero poter essere vendute, almeno quelle disattivate prima dell'entrata in vigore del regolamento. Sulle numerose questioni sollevate, soprattutto dagli appassionati di armi storiche.
Si sta lavorando anche per concedere speciali autorizzazioni (per le armi di categoria A) per riservisti e altri soggetti con necessità particolari, ma il lavoro non è stato ancora finalizzato. Si sta anche valutando di poter inserire le armi di categoria A nella carta europea, quando i legittimi detentori siano, appunto, autorizzati alla detenzione nel loro Paese.