Riportiamo il commento dell'europarlamentare Stefano Maullo in merito al voto del comitato Imco sul progetto di modifica delle direttive europee in materia di armi, che contiene ancora una volta limitazioni per i possessori in regola. "Il voto di oggi nella Commissione per il Mercato interno del Parlamento Europeo sulla proposta di Direttiva elaborata dalla Commissione Europea affronta ancora una volta con un approccio sbagliato il tema delicato delle armi da fuoco".
"Con la modifica della Direttiva sul possesso legale delle armi da fuoco in UE e con la limitazione dell'uso di armi automatiche - aggiunge Maullu - non si combatte certamente la minaccia terroristica e a dircelo sono i numeri prima di qualsiasi opinione: in tutti gli attentati che hanno colpito l'Europa dal 2000 ad oggi, mai sono state utilizzate quelle prodotte in Europa, ma solamente quelle provenienti dal mercato illegale, anzi per essere più precisi ordigni bellici spesso di natura artigianale e armi improprie sono la costante della strategia terroristica che ha colpito il nostro continente. Le armi legalmente possedute e i legittimi proprietari invece risultano duramente colpiti da questa politica restrittiva. Nessun risultato nel senso della sicurezza, ma solo cieca invadenza burocratica e legislativa nei confronti degli appassionati, dei collezionisti di armi, delle aziende produttrici che rappresentano peraltro un comparto molto importante dell'economia italiana e lombarda oltre che una tradizione centenaria di un particolare settore manifatturiero. Non è certamente disarmando gli onesti cittadini che i criminali smetteranno di delinquere o i terroristi di colpire".
Sembra non essere invece d'accordo con questa posizione l'europarlamentare Laura Comi, dello stesso partito di Maullu, di cui è vicepresidente, e membro dell'Intergruppo parlamentare Biodiversità, Caccia, attività rurali e del piccolo gruppo di parlamentari Ue che si sta adoperando per aprire un dialogo sul tema dei calendari venatori, a sostegno delle istanze dei cacciatori. La Comi in queste ore ha fatto andare su tutte le furie molti appassionati di armi, per la sua dichiarazione sul voto Imco: "Limitato l'uso di armi automatiche pericolose o non adeguatamente disattivate sul suolo europeo: è questo il principale risultato contenuto nel provvedimento oggi votato alla Commissione per il Mercato interno del Parlamento Europeo che andrà a modificare la Direttiva sul possesso legale delle armi da fuoco nell'Unione Europea. Un risultato importante e significativo per tutti gli europei in termini di sicurezza, tenuto conto dell'attuale contesto internazionale e visti i continui allarmi terroristici cui purtroppo siamo ormai sottoposti”. “La priorità di difendere e tutelare la serenità dei nostri cittadini è prioritaria e dal Parlamento Europeo, arriva oggi un nuovo segnale a vantaggio dell'intera Europa”.
“Il risultato raggiunto è frutto di un compromesso equilibrato - ha precisato la Comi - tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio ed andrà al voto del Parlamento Europeo nel prossimo mese di marzo per poi essere formalmente approvato dal Consiglio dei Ministri dell’UE nei mesi successivi. Verranno naturalmente salvaguardate alcune categorie di persone quali tiratori sportivi, cacciatori, collezionisti e riservisti. Ad esempio i cacciatori -prosegue la Comi- avranno la possibilità di avere un limite di 10 colpi nel caricatore oppure i tiratori sportivi potranno continuare a partecipare alle competizioni sportive a condizione che l’attività venga attivamente praticata”.