Il Comitato Direttiva 477, composto da un gruppo di armieri e semplici appassionati nel 2015 (a seguito delle restrizioni introdotte in materia di armi) e sostenuto da un folto parterre di autorevoli siti e riviste di settore, commenta il recentissimo voto del Comitato IMCO alle modifiche alla Direttiva europea sulle armi. "Il Comitato Direttiva 477, pur conscio dei grandi miglioramenti ottenuti rispetto alle proposte iniziali, non essendo state eliminate le enormi criticità già sottolineate durante il “trilogo” considera in modo del tutto negativo il testo di modifica della Direttiva 91/477 approvato dall’IMCO il 26 gennaio" si legge in una nota.
"Portare in categoria “A” moltissime armi, peraltro mai usate in attentati terroristici, avrà effetti mortali sul mercato armiero, su molti produttori e soprattutto per gli utilizzatori; demenziale è inoltre il considerare pericolose delle repliche di armi antiche solo perché costruite con utensili moderni così come è ulteriormente demenziale il continuare ad affidare la classificazione di armi a soggettivi criteri di somiglianza ad armi automatiche.
Ci rendiamo conto che l’avvicinarsi della fine del percorso legislativo diminuisce i tempi e le modalità di contrasto utilizzabili, per questo motivo siamo determinati più che mai ad intensificare al massimo gli sforzi per ridurre ulteriormente l’erosione dei diritti dei cittadini europei".