Dalle pagine del sito earmi, l'ex giudice Edoardo Mori scrive: “mi segnalano che in almeno una decina di ospedali i medici della medicina legale incaricati del rilascio dei certificati di idoneità psicofisica per le licenze di porto d'armi, non rilasciano il certificato se prima il richiedente non è andato a farsi la visita oculistica, la visita otorinolaringoiatrica con l'esame audiometrico, la visita psichiatrica, gli esami tossicologici; qualcuno ci aggiunge anche la valutazione psicologica! Come dire che per avere un normale certificato il cittadino deve prenotare 5 visite, attendere mesi che venga il suo turno, spendere centinaia di euro, perdere almeno una settimana di giorni lavorativi”.
“Il certificato per l'idoneità psico-fisica all'uso delle armi – scrive Mori - non è certo diverso da quello per guidare un'automobile e proprio non si capisce perché si debbano seguire regole diverse. Il reparto di medicina legale che esiste presso ogni Azienda sanitaria (USL o ASL) è formato da medici pagati proprio per fare la valutazione di chi richiede un certificato e perciò devono essere perfettamente in grado di capire e di controllare se una persona ci vede, se ci sente, se muove regolarmente gli arti, se non ha un comportamento agitato o se sragiona. Solo nel caso seri e concreti dubbi su malattie non facilmente diagnosticabili può essere richiesto uno specifico esame specialistico”. Mori fa notare che “la Costituzione consente di valutare i comportamenti illeciti, ma non certo quelli leciti e, tanto meno i pensieri e le opinioni".
Di fronte a situazioni del genere secondo Mori "l'Ordine dei medici e la direzione sanitaria avrebbero il dovere di intervenire con fermezza perché siamo di fronte a condotte che possono integrare l'omissione di atti d'ufficio e, senz'altro, delle macroscopiche violazioni ai propri doveri di dipendenti pubblici, pagati per servire il cittadino e non per vessarlo. Questi sono quei medici che hanno lottato strenuamente per impedire che i medici militari potessero sostituirli nel rilasciare certificati medici di questo tipo. Ora si capisce che la battaglia non era certo fatta a fin di bene ma solo per ragioni di potere personale".