Sono in tutto 3450 le licenze di porto e detenzione d'armi registrate a Bassano del Grappa, nel vicentino. Che su un totale di 43 mila abitanti circa, corrisponde a circa l'8 per cento della popolazione. Qui gli appassionati di armi sono soprattutto cacciatori, che detengono all'incirca tre armi a testa (ma c'è chi arriva fino a 40, custoditi in tutta sicurezza in apposite teche blindate).
Questi alcuni dati diffusi dal vicequestore David De Leo, dirigente del commissariato di Bassano, durante il secondo appuntamento divulgativo dedicato alla sicurezza. “Vicentino e Bassanese sono tra i territori più armati d’Italia e i controlli sono impegnativi - ha concluso De Leo - Per mantenere una licenza è fondamentale avere requisiti precisi, che devono rimanere costanti il primo è quello della buona condotta”.
Si è parlato anche di legittima difesa. Alcuni cittadini hanno chiesto se è lecito sparare in caso di intrusione da parte di malintenzionati. “Non è facile dare una risposta che vada bene per tutte le circostanze - ha spiegato De Leo -. La legge parla chiaro: per difendersi, anche attraverso l’utilizzo di un’arma da sparo, bisogna rispettare dei paletti molto definiti. Innanzitutto il pericolo deve essere reale e imminente, poi la difesa dev’essere proporzionata all’offesa. Riuscire ad avere una reazione bilanciata e corretta in una situazione di improvviso allarme, come quello legato all’intrusione di un ladro nella nostra casa, è davvero difficile. E se esageriamo alla fine paga il cittadino, sia legalmente che moralmente". (Il Giornale di Vicenza)