Stefano Narducci ha vinto il titolo iridato individuale di Fossa Universale. Un traguardo speciale, raggiunto al confronto di Megève (Francia) che si è disputato su quelle che sono probabilmente le più alte pedane del mondo: un impianto collocato a 1.500 metri sulle Alpi dell’Alta Savoia.
Ecco il resoconto della Fitav: 196 centri su 200 hanno attribuito la vittoria all’azzurro del coach Sandro Polsinelli che ha preceduto di misura il quasi omonino francese George Nardoux e l’australiano Thomas Turner: nello shoot-off successivo è stato poi il transalpino ad artigliare l’argento. La compagine di Polsinelli ha centrato anche un altro dei titoli pesanti: quello dei Seniores a squadre. Narducci ha contribuito significativamente, ma determinanti sono state anche le prove di Gianluca Muoio e Alessandro Camisotti: i tre azzurri hanno totalizzato 574/600 e hanno preceduto la Francia (562) e l’Australia (552).
È la campionessa europea, la britannica Abbey Ling, a conquistare anche la corona mondiale delle Ladies con 187/200, ma l’italiana Daniela Mazzocchi è brillantemente seconda grazie ai 184 centri dei “tempi regolamentari” e a un perfetto shoot-off: 25 a 22 ai danni della francese Stephanie Neau. Nel concorso a squadre la stessa Dandy Mazzocchi, Maria Carmela Petrella e Bianca Revello sono terze (525) alle spalle di Francia (537) e Gran Bretagna (530). Doppio argento in ambito giovanile: Andrea Trabucco è secondo nell’individuale con 187 alle spalle dell’australiano Thomas Armstrong (189) e il team completato da Nicolò Fabbri e Manuel Soranzo è ancora d’argento con 543 dietro alla Francia (547). Giornata di gloria anche per Lionello Masiero: il Supervet veneziano vince l’alloro individuale (194) e con Giorgio Bottigella e Gildo Grondona è sul tetto del mondo nel confronto a squadre. Tra i Veterani Mario De Donato è d’argento nella gara individuale, mentre artigliano un prestigioso bronzo in forma collettiva i Vet Franco Sozzani, Graziano Borlini e Roberto Coppielo.
“La gara è stata davvero difficile - ha detto il coach Sandro Polsineli - sia per i lanci, peraltro molto impegnativi, e sia per il clima instabile, tipico di queste altitudini. Abbiamo lottato con tenacia e determinazione e siamo riusciti a raggiungere risultati più che soddisfacenti. Ebbene, l'anno agonistico si è concluso in maniera insperata: sia l'Europeo che il Mondiale ci hanno visti protagonisti quasi assoluti e ciò vuol dire che abbiamo lavorato bene. Da Megève ripartiamo infreddoliti, sebbene sia stata una gara collocata intorno al Ferragosto, ma davvero soddisfatti e contenti!”