La Repubblica Ceca ha avanzato ricorso contro la Direttiva Armi, recentemtene modificata. Il primo motivo verte sulla violazione del principio di attribuzione, il che significa che l'Europa avrebbe sconfinato dai campi di applicazione.
Il secondo motivo sul principio di proporzionalità, ovvero la legge non avrebbe raccolto elementi sufficienti per valutare la conformità di questo principio. A tal proposito la Repubblica Ceca ritiene misure sproporzionate quelle che hanno imposto di proibire determinati tipi di armi semiautomatiche, mai usate per atti di terrorismo, di inasprire la regolamentazione riguardo armi di minima pericolosità (riproduzioni d'epoca, ovvero armi definitivamente disattivate) e il possesso di determinati caricatori.
Nel ricorso si ritiene poi che la Direttiva violi il principio di certezza del diritto in quanto le categorie di armi vietate e il divieto di caricatori oltre una certa misura, sarebbero del tutto prive di chiarezza, tale da non consentire agli interessati di conoscere con esattezza i loro diritti e doveri. Infine si ritiene esserci una violazione del principio di non discriminazione. Qui si fa riferimento alla deroga prevista per la Svizzera, per cui è stata prevista la possibilità di mantenere le armi usate durante il servizio militare. Ciò, secondo la Repubblica Ceca, manca di una giustificazione Obiettiva.
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