In controtendenza rispetto agli altri Paesi europei, l'Italia registra un calo della criminalità. Nel 2017 gli omicidi sono scesi dell'11 per cento, così come il numero di rapine (-8,7) e i furti (-7%).
Sono i dati appena usciti dal Ministero dell'Interno e presentati in anteprima negli scorsi giorni dalla Dataroom curata da Milena Gabanelli sul Corriere. Il calo degli atti criminosi è ancora più evidente se si prende in esame il periodo 2014-2017: gli omicidi sono scesi del 25,3%, i furti del 20,4% e le rapine del 23,4%. Emerge poi un altro dato eclatante: la maggior parte degli omicidi (355 nel 2017) avviene dentro le mura domestiche, soprattutto a danno delle donne: 140 i femminicidi, dato stabile rispetto agli anni precedenti. Nel 75% dei casi messo in atto da un ex marito o fidanzato.
Anche scorporando gli atti di matrice terroristica, il trend nei principali paesi Ue risulta in crescita sia per quanto riguarda i furti che gli omicidi volontari. L'Italia, che supera tutti in fatto di furti (20 mila per milione di abitanti), registra anche in questo ambito un consistente calo: -20% dal 2014, seppur con dati più bassi dei nostri, l'indice dei furti risulta in crescita in Francia, Germania e Spagna.
Secondo la velina imputata al Viminale la percezione dell'opinione pubblica è invece quella di vivere in un Paese poco sicuro, tant'è che, viene scritto, ciò si traduce in un aumento del 41,63% negli ultimi quattro anni delle richieste di licenze di porto d'armi ad uso sportivo, ovvero, si dice, le più facili da ottenere per chi desidera armarsi.
Un'equazione un po' semplicistica che non tiene conto del boom delle licenze, avvenuto nel 2015, dovuto alla legge che ha obbligato tutti i possessori di armi (collezionisti e persone che hanno ereditato armi) al rinnovo dei permessi tramite procedura di accertamento dei requisiti psico fisici, e che, fisiologicamente dunque, ha portato ad un incremento delle licenze. Il dato delle licenze sportive per onor del vero è cresciuto anche nel 2017: 80 mila in più gli appassionati di tiro a segno e tiro al piattello. Frutto forse anche dei tanti risultati ottenuti in termini di medaglie dai campioni del mondo del tiro?
In tutto, stando ai dati dell'osservatorio sulle armi leggere di Brescia, nel 2017 sono stati 36 i casi di omicidio compiuti con un'arma legalmente detenuta (su 355, ovvero il 10%). Il che presuppone che i restanti omicidi siano avvenuti con armi illegali o in altri modi.