Un'interrogazione della Lega, prima firmataria la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, segnala al Ministro dell'Interno le numerose criticità contenute nella nuova bozza di regolamento dei Poligoni privati, non concertata con le più rappresentative associazioni di settore.
Al ministro Minniti si chiede di “recuperare gli originali obiettivi di semplificazione e snellimento degli adempimenti burocratici, eliminando le incertezze amministrative i cui effetti ricadrebbero sui gestori di poligoni e campi di tiro privati, sui sindaci e sui questori, ed evitare ai Comuni l'adozione di misure organizzative i cui costi andrebbero a gravare sulle finanze pubbliche”.
La Bonfrisco chiede al Governo di porre la massima massima attenzione sui possibili effetti sull'occupazione, diretta ed indiretta, che deriverebbero dall'introduzione di nuove regole in un settore che, in tanti anni di attività, nelle more dell'adozione del regolamento previsto dall'art. 57 del regio decreto n. 773, ha sempre funzionato senza creare particolari problemi per la sicurezza e per l'incolumità dei cittadini.
In sostanza lo schema di regolamento impone un appesantimento in termini di burocrazia e di denaro, sui presupposti per l'apertura o la gestione dei campi di tiro o poligoni privati. Secondo Bonfrisco non rispetta la condizione posta dal Parlamento al Governo con il parere approvato, il 18 settembre 2013, dalla 1ª Commissione permanente del Senato, in quanto si differenzia totalmente dallo schema di regolamento, richiamato nello stesso parere, già concertato dal Ministero dell'interno con le stesse associazioni e federazioni sportive prima del 2013.