Il prestigioso quotidiano inglese The Times dedica un articolo ad una delle aziende italiane più conosciute del mondo: la Beretta Armi. “In Val Trompia, a Brescia, si producono armi dal 16° secolo e oggi la comunità produce il 40% dei fucili da caccia europei”.
Un aspetto su cui punta in particolare il Times è l'egemonia Beretta nel mondo del tiro. Durante le gare di tiro delle Olimpiadi 2016 di Rio De Janeiro, circa il 90% dei 154 atleti, hanno usato fucili prodotti in Val Trompia.
"Possediamo le Olimpiadi", ha detto Franco Gussalli Beretta, membro della 15a generazione della famiglia a dirigere la compagnia, che risale al 1526, quando forniva canne per fucili alla Repubblica di Venezia. Il museo Beretta ospita un'arma dell'epoca. Realizzata con spirali di acciaio saldate, era più forte e più flessibile delle canne dei fucili turchi, che erano fatti di strisce di ferro ripiegate per formare un cilindro". Le canne delle armi turche dunque spesso esplodevano, uccidendo gli stessi soldati che le imbracciavano.
Cinque secoli dopo, le canne Beretta ora nascono da una fucina automatizzata in cui i martelli li colpiscono 1600 volte al minuto per garantire la forma perfetta. "Anche oggi, se costruisci bene la canna, sei a metà strada", ha detto Beretta.
Per stare al passo con i tempi, l'azienda sta anche testando una pistola con la polizia italiana che comunica con lo smartphone dell'utente tramite Bluetooth.