Il testo di recepimento della rinnovata Direttiva Armi approvato dal governo lo scorso 8 agosto, sembra contenere delle modifiche che non facevano parte della precedente formulazione. In particolare in diversi segnalano problemi per i possessori di armi con il nuovo contenuto dell'articolo 7, il quale prevede che nel permesso di porto d'armi sia indicato il numero massimo di munizioni di cui è consentito l'acquisto nel periodo di validità del titolo. La misura avrebbe durata annuale ed è rinnovabile. Nella precedente formulazione invece veniva invece lascata facoltà ai Prefetti e alle Questure di introdurre un limite.
"E così - si legge nel commento del Decreto di Edoardo Mori, che non usa mezzi termini, adoperando a volte un linguaggio piuttosto colorito - il ministero è riuscito a fregare tutti: per vent’anni non è riuscito a scrivere uno straccio di regolamento per regolare la materia e ora ripropone la norma senza regolamento dando mano a libera ai questori e prefetti di decidere a membro di segugio e a macchia di leopardo, secondo le loro fisime o simpatie, senza alcun collegamento con la realtà, quante munizioni un cittadino può acquistare ogni cinque anni. In Francia, per togliere questa discrezionalità che è puro arbitrio, avevano fatto la rivoluzione; gli italiani si compreranno gli anal-gesici come hanno sempre fatto!"