Il 6 marzo 2019 la Camera ha approvato il disegno di legge che andrà a modificare la disciplina della legittima difesa. Rispetto al testo già approvato dal Senato, nel corso dell'esame alla Camera è stata modificata la copertura finanziaria del provvedimento che torna, dunque, all'esame del Senato.
l provvedimento è passato con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti. 25 dei deputati del M5S non hanno partecipato al voto. La legge sta causando qualche malumore all'interno del movimento. La legittima difesa, ha detto Di Maio prima del voto, "è sicuramente una legge della Lega" e "non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel Movimento cinquestelle", ma "è nel contratto e io sono leale al contratto". "Approvando questa legge - ha aggiunto Di Maio - si comincia a dire che si possono utilizzare di più le armi e questo non è il mio modello di paese. Il mio obiettivo è comunque spiegare ai cittadini che la difesa personale va bene ma i cittadini devono essere difesi prima di tutto dallo Stato e dalle forze dell'ordine".
Cosa prevede la legge
Il testo, che va a modificare il codice penale, prevede che la difesa non sia punibile se si utilizza un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo a difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui. Prevede inoltre che non sia punibile chi si è difeso mentre era in uno stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto. Viene poi esclusa anche la responsabilità civile di chi si è difeso legittimamente. Non dovrà dunque risarcire alcun danno derivante dal fatto.
Pene più severe per gli intrusori, prevedendo che si può ottenere la sospensione condizionale della pena dopo furto in appartamento, solo dopo aver pagato l'importo dovuto per il risarcimento del danno. Viene inoltre innalzata a quattro anni la pena massima di carcere per violazione di domicilio. Mentre per furto in abitazione si arriva a un massimo di sei anni di carcere.