Tutto esaurito, al Concaverde di Lonato del Garda, per l’VIII Gran Mondiale Perazzi che, ancora una volta, ha portato sulle pedane lonatesi 648 tiratori provenienti da tutti e cinque i Continenti. Un risultato che non deve stupire perché, anno dopo anno, le iscrizioni si chiudono sempre più in anticipo e la lista d’attesa di coloro che vogliono prendere parte alla manifestazione si fa sempre più lunga.
A trionfare nella finalissima di domenica 21 luglio, dopo tre giorni di gara e 200 piattelli di selezione, è stato il francese Antonin Desert (46/50), sesto classificato nel mondiale conclusosi, proprio a Lonato, poco più di una settimana fa. Una vittoria tutt’altro che scontata, che l’ha visto fronteggiarsi contro medagliati olimpici e mondiali. Tant’è vero che, solo dopo un lungo spareggio contro il due volte campione del mondo Alberto Fernandez, il tiratore d’oltralpe ha potuto levare al cielo la Coppa Famiglia Perazzi. Il campione spagnolo, d’altro canto, ha avuto più di una ragione per gioire. Fernandez, infatti, si è aggiudicato la Vittoria Alata, trofeo in argento destinato al migliore tiratore assoluto (con il punteggio di 194/200), insieme al titolo di migliore straniero in gara, al premio per il punteggio più alto nella seconda giornata della competizione e al secondo posto nel barrage riservato agli atleti della categoria Eccellenza. Alle spalle dei due tiratori stranieri si è piazzato l’azzurro Alessandro Chianese (37/40), atleta di livello internazionale nel double trap assolutamente a suo agio anche nella fossa olimpica, quindi il croato Josip Glasnovic (32/35), campione olimpico in carica, il ceco David Kostelecky (23/30), anche lui oro olimpico nel 2008, e un altro italiano, Jacopo Cipriani, da tempo nell’orbita della nazionale azzurra.
«È dura ripetersi, è ancora più dura fare meglio, ma grazie all’affetto dei nostri amici e gladiatori, grazie al lavoro di tutti i nostri collaboratori e degli organizzatori, il Gran Mondiale è stato nuovamente un successo - ha commentato a caldo Mauro Perazzi, titolare della Perazzi Armi insieme alla sorella Roberta - Ora si pensa già all’anno prossimo, alla nona edizione, con qualche novità per rendere ancora più avvincente la formula». «Ho assistito a una competizione importante, a una finale di altissimo livello, a un’organizzazione impeccabile - ha aggiunto Luciano Rossi, presidente FITAV presente alla manifestazione - Merito di una famiglia e di un’azienda protagonista delle eccellenze del made in Italy e di un impianto efficiente, che conferma di essere pronto per ospitare i Campionati Europei del prossimo settembre».
Quanto ai vari barrage, i migliori per categoria e qualifica, i primi premiati con un fucile High Tech e i secondi con un trofeo in argento, sono stati: David Kostelecky (Ecc), Franco Felici (1^ Cat), Giancarlo Rizzi (2^ Cat), Pietro Isgrò (3^ Cat), Lorenzo Ferrari (junior), Corey Codgell (Lady), Bruno Bonini (Veterani) e Giovanni Caputo (Master). Tra i paralimpici, i vincitori delle rispettive finali sono stati: Fabiano Casarin (PT-1 sitting), Alessandro Spagnoli (PT-2, impedimenti agli arti inferiori) e Ferdinando Bulgheroni (PT-3, impedimenti agli arti superiori). Per finire, oltre ai già citati, i restanti premi d’onore sono stati assegnati a Josip Glasnovic come migliore tiratore della gara di venerdì 19 luglio e a Joseph Fortunato per quella di domenica.
«Una competizione emozionante capace di generare un’atmosfera incredibile - l’ha definita Ivan Carella, presidente della struttura ospitante - Poter collaborare con la famiglia Perazzi è sempre un grande onore, così come è stato un grande onore accogliere quasi 650 atleti e tutti gli ospiti illustri che hanno reso ancora più preziose queste giornate».
A fare da corollario alla manifestazione, nella serata di sabato 20 luglio, si sono disputati gli “All Star Games”, spettacolari sfide in notturna con piattelli fumogeni tra i migliori tiratori del ranking mondiale in forza al Team Perazzi. Nella sfida tra gli uomini, il migliore è stato Valerio Grazini, fresco oro a squadre nel campionato del mondo da poco terminato, che, con un secco 25/25, ha messo alle sue spalle due campioni del mondo, entrambi fermatisi a quota 23: Daniele Resca, oro a Mosca nel 2017, e Alberto Fernandez, oro a Monaco nel 2010 e a Changwon nel 2018. Tra le donne, invece, a difendere e riconquistare il titolo è stata la finlandese Satu Makela Nummela (22/25), oro olimpico a Pechino nel 2008, che ha avuto la meglio sulle azzurre Fiammetta Rossi e Giulia Pintor, quest’ultima vincitrice della sfida a squadre in coppia con Valerio Grazini.
Nonostante le giornate di festa, è doveroso ricordare la scomparsa di un grande protagonista del tiro a volo internazionale molto legato alla famiglia Perazzi: Roberto Scalzone. L’VIII Gran Mondiale si è chiuso con una sentita dedica per il campione di Castel Volturno, sempre presente alle edizioni precedenti e tra i più grandi estimatori della competizione. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, come sottolineato da Mauro Perazzi, da Luciano Rossi e dai tanti presenti alla competizione, ma il suo ricordo rivivrà sempre nella gesta dei tanti giovani tiratori da lui cresciuti e che a lui si sono ispirati. (Ufficio Stampa Trap Concaverde)