Un'interrogazione degli europarlamentari Fiocchi, Dreosto, Procaccini, Vondra, Tošenovský, Zahradil ha chiesto lumi alla Commissione europea sulla proposta di divieto del possesso di munizioni al piombo nelle zone umide, che ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) equipara dunque all'uso, con le prevedibili conseguenze sanzionatorie. Gli europarlamentari fanno notare che “i cacciatori si spostano regolarmente tra zone umide e zone terrestri anche quando non sono a caccia di uccelli acquatici, per cui dichiarare illegittimo il mero possesso del piombo in zona umida, sganciato dal concreto utilizzo, appare una misura abnorme e sproporzionata”.
Nell'interrogazione si chiedeva di scongiurare i possibili futuri problemi di interpretazione della norma. Ma la risposta agli europarlamentari, arrivata in questi giorni, non dà informazioni circa la volontà o meno della Commissione di vietare anche il possesso. Per conto della Commissione ha infatti risposto Elżbieta Bieńkowska, Commissario Ue uscente per il mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le piccole e medie imprese, facendo presente che “La Commissione concorda sull'importanza che i testi giuridici offrano chiarezza e certezza del diritto, in modo da facilitarne l'attuazione da parte dei soggetti interessati e l'applicazione da parte delle autorità giudiziarie e delle forze dell'ordine”.
“A tal fine la proposta, disponibile al pubblico sul sito del registro dei documenti dei comitati – spiega diplomaticamente la Bieńkowska - , mira a stabilire chiaramente quali usi precisi (ad esempio tiro o possesso) delle munizioni al piombo sono limitati e in quali zone, in linea con le raccomandazioni dei comitati scientifici”.