Nel Regno Unito è caos sulle munizioni di piombo. Se da una parte BASC, ovvero la principale associazione venatoria del Regno Unito, ha deciso di firmare l'accordo che prevede il graduale passaggio alle munizioni senza piombo entro 5 anni, dall'altra, le aziende produttrici di munizioni inglesi (Eley, Gamebore, Hull e Lyalvale), hanno emesso un comunicato congiunto in cui sottolineano che il passaggio in così poco tempo non è praticabile per una serie di motivi.
Le aziende evidenziano la mancata consultazione da parte di BASC e fanno presente che in Europa scarseggia la disponibilità dell'acciaio e sottolineano come una transizione totale a questo materiale, porterebbe inevitabilmente ad una pressione sul mercato delle materie prime. Inoltre c'è la questione delle borre biodegradabili, visto che la proposta sottoscritta da BASC prevederebbe di eliminare sia il piombo che la plastica delle cartucce. Secondo le aziende di munizioni eliminare tutti e due i materiali in un colpo solo non è possibile nel breve periodo. L'industria, insomma, si deve organizzare per sviluppare caricamenti efficaci in fatto di prestazioni, ma che siano anche accessibili al grande pubblico. In questo momento, sottolineano, non è possibile rendere commercialmente disponibili su vasta scala i modelli messi a punto. "Non è possibile convertire la produzione di massa su questo tipo di prodotti in un periodo di soli 5 anni, senza investimenti sostanziali per l'industria" scrivono.
BASC ha risposto a queste preoccupazioni in una ulteriore nota in cui si evidenzia la ricerca di un sostegno finanziario del governo per i produttori di cartucce al fine di sostenere lo sviluppo futuro di alternative sostenibili, attraverso riunioni con ministri e consulenti di Downing Street per garantire questo supporto. Le organizzazioni venatorie, evidenzia BASC, stanno cercando un incontro urgente con i CEO delle compagnie per concordare la via da seguire. BASC intanto sollecita tutti i membri della comunità di tiro a stare uniti e lavorare verso una transizione che garantirà il futuro a lungo termine della caccia.