Come sappiamo in Europa da mesi infuria il dibattito sulle possibili limitazioni all'uso delle munizioni al piombo. I cacciatori, ed i loro rappresentanti al parlamento Ue, si battono contro l'attuale proposta della CE che amplifica il concetto di zona umida, dove il piombo sarà bandito, introducendo zone cuscinetto fisse intorno ad esse e istituendo il divieto di possesso di pallini di piombo in queste zone. A tal proposito interviene la Commissione, che, rispondendo ad un'interrogazione presentata da alcuni membri dell'Intergruppo Caccia, Biodiversità e Attività rurali, ha ribadito la propria volontá di accettare la definizione di zona umida cosí come definita dall'art. 1 della convenzione di Ramsar, evidenziando che "qualsiasi zona temporaneamente coperta dall'acqua é zona umida indipendentemente dalle sue dimensioni" e che detta definizione sia applicabile tanto dai cacciatori che dai funzionari incaricati dell'applicazione.
Congiuntamente, la Commissione rende noto che le zone a cuscinetto fisse sono applicabili alle zone temporaneamente coperte d'acqua e che le stesse agevolino il rispetto della restrizione, benché i termini esatti della restrizione, comprese le zone cuscinetto, siano ancora in fase di discussione in sede al comitato REACH. Se detta interpretazione dovesse essere confermata con l'approvazione del Regolamento REACH, vieterebbe il conseguente utilizzo del piombo praticamente in tutte le zone interessate dalla presenza d'acqua, sia stabilmente, sia temporaneamente.
"Certamente una battaglia non facile che cercheremo di combattere facendo squadra, sensibilizzando sin da subito il maggior numero di parlamentari possibile in previsione che la questione venga affrontata in Parlamento" ha dichiarato il Vicepresidente dell'Intergruppo Biodiversity, hunting & countryside Marco Dreosto.
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