In merito alla lettera recante una richiesta di chiarimenti sulla definizione di “zona umida” in merito al bando dell’uso delle munizioni in piombo inviata alla Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Lyen e al Commissario Virginijus Sinkevicius, interviene anche l’On. Massimo Casanova, firmatario della lettera assieme ai colleghi del carroccio Marco Campomenosi, Matteo Gazzini e Rosanna Conte.
L’iniziativa, promossa dall’europarlamentare Pietro Fiocchi e supportata da deputati italiani e stranieri, chiede espressamente l'emanazione urgente, entro il 15/02/2023 - data in cui il Regolamento entrerá definitivamente in vigore anche in Italia - di un documento di orientamento e chiarimento sugli aspetti critici delineati. Sono state infatti ribadite criticitá, contraddizioni e difficoltá interpretative non solo ascrivibili alla definizione di zona umida estrapolata dalla convenzione di Ramsar che, sulla limitazione dell’uso del piombo, risulta priva di criteri che consentano un'interpretazione chiara e inequivocabile della stessa. Anche il divieto di detenzione di cartucce di piombo all'interno delle zone umide e nel raggio di 100 metri dalle stesse equipara il semplice possesso di dette munizioni all'attività di tiro, cosí come i profili sanzionatori vengono messi in discussione in conformitá al principio di legalità e di determinatezza.
“Abbiamo fatto presente alla CE che il principio della certezza del diritto implica che il diritto dell'Unione deve essere chiaro e la sua applicazione prevedibile per i destinatari; inoltre riteniamo che l'interpretazione autorevole del diritto dell'UE non debba essere fornita principalmente dalla Corte di giustizia europea ma debba essere espressa dallo stesso organo che ha emanato il Regolamento, ossia la Commissione stessa. Far gravare sui cittadini europei le conseguenze di norme poco chiare e interpretabili é un pessimo esempio della buona amministrazione di dovrebbe invece dotarsi l’UE” scrive Casanova.
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