Di fatto già applicato da anni in Italia e in diversi altri Paesi (le uniche nazioni a non aver finora legiferato su questo divieto sono Polonia, Irlanda, Romania, Slovenia e Malta), dal 15 febbraio 2023 il divieto di utilizzare munizioni di piombo si estende a tutte le zone umide dell'Ue. Il regolamento proibirà anche lo scarico e il trasporto di pallini di piombo all'interno o entro 100 metri dalle zone umide.
In un comunicato la Face affronta la questione più spinosa, ovvero la definizione di "zone umide", che purtroppo è più ampia di quanto definito da molte leggi esistenti vigenti nell'Ue. Le zone umide hanno ora infatti una zona cuscinetto fissa di 100 metri lungo il perimetro. Ciò significa che chiunque porti pallini di piombo entro 100 metri dalle zone umide sarà multabile a meno che riesca a dimostrare che stava solo attraversando la zona per cacciare altrove, dove il piombo è ammesso. È qui che, secondo FACE, sarà necessaria proporzionalità e le autorità di contrasto dovranno essere profondamente consapevoli delle varie leggi che tutelano i diritti fondamentali dei cittadini e prendere decisioni caso per caso. Insomma, ulteriore carico di lavoro per i tribunali che si troveranno a decidere su centinaia di verbali delle autorità.
La Commissione Europea ha affermato che il regolamento dovrebbe essere interpretato in modo proporzionato e conforme all'obiettivo (tutela degli uccelli acquatici migratori). Anche la definizione di zone umide va quindi interpretata in questa maniera.
Anche i governi hanno le mani legate. Secondo la FACE definire le zone umide in modo più chiaro a livello nazionale potrebbe non essere compatibile con i principi generali del diritto dell'UE, dato che i regolamenti dell'UE sono, in linea di principio, direttamente applicabili (a differenza delle direttive dell'UE) e non dovrebbero richiedere indicazioni per la loro applicazione.
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