Lunedì 5 dicembre, l'appuntamento annuale con la Cena di Natale FACE – organizzata ogni anno in collaborazione con l'Associazione dei Produttori Europei di Armi Sportive (ESFAM) – è stata una grande occasione per i cacciatori e gli operatori del settore per incontrare i Membri del Parlamento Europeo (MEP ), funzionari della Commissione europea e altre organizzazioni delle parti interessate.
La cena ha fornito un'opportunità perfetta per fare rete e discutere la proposta della Commissione europea di rivedere il regolamento UE sulle armi da fuoco 258/2012 sulle misure di importazione, esportazione e transito per le armi da fuoco, i loro componenti essenziali e le munizioni. Questa proposta rivista sarà un tema importante nell'agenda del Parlamento europeo per il 2023. Il compito di tutte le parti interessate sarà quello di costruire un dialogo informato con i responsabili delle decisioni, che fornirà un contributo pertinente alla proposta.
La signora Marie-Pierre Dechene, Presidente dell'ESFAM e CEO di Browning International, ha aperto l'evento e ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti: “Questo evento è stato un'opportunità per i membri della nostra associazione, che sono i più importanti produttori europei di armi da fuoco sportive, per esprimere le loro preoccupazioni e suggerimenti sulle modifiche proposte al Regolamento 258/2012 e ad aprire un dialogo costruttivo con gli eurodeputati dell'UE, i membri della DG Home, la Commissione europea e le altre parti interessate”.
Il presidente di FACE Torbjörn Larsson ha sottolineato l'importanza di avere una forte industria europea delle armi da fuoco. Ha aggiunto che ciò che colpisce l'industria delle armi da fuoco colpisce indirettamente la comunità dei cacciatori, quindi ha chiesto una revisione praticabile del regolamento.
All'evento hanno partecipato anche funzionari competenti della DG Casa della Commissione europea, responsabili del fascicolo, che hanno sottolineato il valore del dialogo con le parti interessate.
L'evento ha registrato la presenza attiva e il sostegno di diversi eurodeputati dei principali gruppi politici come PPE, S&D, Renew Europe, ECR e Identity & Democracy.