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Assoarmieri: in Legge Bilancio nessun riferimento ad attività venatoria


venerdì 23 dicembre 2022
    
 
Sembra aver suscitato un grande scalpore, soprattutto mediatico, l’emendamento presentato dal deputato FdI Tommaso Foti nella legge di bilancio relativo alla possibile autorizzazione all’attività venatoria nei confronti dei cinghiali nelle aeree urbane e nelle aree protette. Tuttavia, riteniamo opportuno fare una valutazione più attenta e comunicare in maniera corretta quanto è stato deliberato e approvato in questi giorni nella V Commissione Bilancio. Come già chiarito dal ministro dell’Agricoltura F. Lollobrigida e da autorevoli esponenti del mondo scientifico e dell’associazionismo venatorio negli scorsi giorni, non si tratta in alcun modo di attività venatoria ma di abbattimenti programmati in regime di controllo per ragioni sanitarie o di sicurezza.

In primo luogo, da un punto di vista quantitativo, la presenza della popolazione del cinghiale in Italia, in particolare in città, è aumentato in maniera esponenziale. Per questa ragione l’animale è costretto a cercare sostentamento altrove, in particolare in città.

In secondo luogo, la responsabilità viene individuata anche nella popolazione cittadina, con particolare riferimento alla situazione riscontrata a Roma. I cinghiali sono animali che si avvicinano ai centri abitati trovando cibo in abbondanza e non percependo la minaccia di una corretta e preventiva gestione faunistica.

La gestione dei rifiuti in città è un problema complesso che deve essere affrontato anche alla luce dei recenti casi di focolai di Peste Suina Africana. A tal fine, semplici mosse sarebbero utili a migliorare la situazione attuale, come il non lasciare i rifiuti per terra, il raccogliere i rifiuti in modo tempestivo ed una corretta raccolta differenziata.

“Mi preme evidenziare che l’emendamento non riguarda in nessun modo l’attività venatoria, né ovviamente verrà attuata quella che viene definita dai media “caccia libera”. – ha dichiarato il Presidente Avv. Antonio Bana.

Infatti, le Istituzioni dovranno elaborare un protocollo per garantire il controllo degli ungulati nei centri abitati e definire coloro che potranno conseguire la necessaria autorizzazione.

Inoltre, il Pres. Bana chiarisce che, come in Europa, anche in Italia bisognerà pianificare un processo partendo dalla creazione di zone dove far defluire gli animali per poter compiere un prelievo corretto ad opera di cacciatori autorizzati, abilitati ed esperti. Inoltre, sarà fondamentale definire la tipologia di arma da utilizzare, che sia in primis consentita ed idonea all’abbattimento del cinghiale.

Tutto ciò dovrà portare alla creazione di una filiera alimentare e quindi all’approdo della carne di selvaggina in commercio, attraverso l’analisi igienico-sanitaria ad opera dell’Istituto Zooprofilattico successiva all’abbattimento. In riferimento a questo processo, il Presidente Bana ricorda il caso della Regione Lombardia e del territorio della provincia di Bergamo, dove a seguito del manifestarsi oltre misura dei cinghiali, in particolare presso le coltivazioni degli agricoltori – es. di frumento, vitigni, ecc. - andando così a danneggiare il settore agricolo italiano, sono stati creati “punti sparo” – realizzando contemporaneamente una mappatura degli stessi - nelle zone al di fuori dai paesi e nelle campagne. Qui, previa iscrizione di cacciatori abilitati, è stato consentito l’abbattimento dei cinghiali con un’apertura h24 dei centri di verifica e dei centri di distribuzione della carne di selvaggina al fine di terminare il processo all’interno di una filiera alimentare corretta.

Si ritiene fondamentale infine sottolineare che se approvato, l’emendamento prevedrà un contenimento programmato del cinghiale con un valore alimentare, di salute, igienico e soprattutto di tutela ambientale – ha concluso l’Avv. Bana - Assoarmieri considera importante configurare tale impostazione il prima possibile per poter trasmettere questo messaggio a quanti non conoscono e comprendono la corretta attività di gestione venatoria e si augura che alle continue strumentalizzazioni da parte di alcuni esponenti politici non faccia eco l’informazione che ha il compito di approfondire la materia per dare un punto di vista terzo e credibile.
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6 commenti finora...

Re:Assoarmieri: in Legge Bilancio nessun riferimento ad attività venatoria

In tema di Key Concepts i pareri scientifici più attinenti sono forniti da Face e dai controlli satellitari delle migrazioni altro che Ispra. Lei continui a credere nelle Favole.

da 1 toscano 26/12/2022 20.18

Re:Assoarmieri: in Legge Bilancio nessun riferimento ad attività venatoria

Per Pasquino: o magari ne parlano perchè nonostante le str0n4te che i taleban-cacciatori vorrebbero dare a bere, è di fatto caccia a tutti gli effetti mascherata sotto altri nomi. Se l'Ispra in tema di caccia non fornisce pareri scientifici, figuriamoci quanto possono essere attendibili le cose che dicono associazioni venatorie, armiere, politiche o (udite udite!) la FACE

da Favole 26/12/2022 17.40

Re:Assoarmieri: in Legge Bilancio nessun riferimento ad attività venatoria

Per Favole. Forse ne parlano perché è stata abbattuta una icona dell'italico taleban-animalismo che è ridicolo e dannoso ed esiste solo perché spalleggiato da ISPRA,ente che esprime tutto fuorché pareri scientifici.

da Pasquino 1 25/12/2022 6.41

Re:Assoarmieri: in Legge Bilancio nessun riferimento ad attività venatoria

"Mi preme evidenziare che l’emendamento non riguarda in nessun modo l’attività venatoria": no no per carità, non riguarda l'attività venatoria...allora ci spieghi, l' "avvocato" , come mai ne parlano in tutti i siti di caccia!?!?

da Favole 24/12/2022 18.03

Re:Assoarmieri: in Legge Bilancio nessun riferimento ad attività venatoria

penso che alla fine finirà in trallucci e vino e come solito resteranno tante tante chiacchere e i cighiali ringrazieranno .

da Roly 24/12/2022 11.06

Re:Assoarmieri: in Legge Bilancio nessun riferimento ad attività venatoria

Tutti questi piani e progetti di contenimento di ungulati e porcidi, a me non interessano perchè per me non sono caccia. Ma si comincia dalle emergenze per poi via via passare al resto. Io mi auguro solamente che questo governo, abbia il coraggio e la forza di andare avanti sui temi che riguardano la vera tutela della biodiversità, il mantenimento degli equilibri faunistici e la caccia (quella vera), ignorando le ideologie deviate dell'animalismo nostrano e le boiate espresse nei pareri Ispra.

da Hunter74 24/12/2022 1.05