A partire da un articolo del quotidiano La Stampa è stata diffusa nelle ultime ore la notizia secondo cui il governo starebbe mettendo a punto un progetto per insegnare nelle scuole le discipline di tiro sportivo. Oggetto dell'articolo alcune presunte dichiarazioni del Sottosegretario Giovanbattista Fazzolari secondo cui durante una conversazione nella sala dei Galeoni di Palazzo Chigi con il generale Franco Federici, consigliere militare della Presidente del Consiglio, avrebbe caldeggiato l'avvio di un progetto di insegnamento di tiro a segno nelle scuole.
Un articolo che ha suscitato diverse polemiche ma che Fratelli d'Italia si è affrettata a smentire, come lo stesso Fazzolari, che in collegamento con Myrta Merlino a L’Aria che tira su La7 ha annunciato una querela per il giornale, specificando che si tratta di una notizia del tutto falsa e inventata.
"Non ho mai parlato di armi nelle scuole, sarebbe una cattiva idea, le scuole hanno bisogno di ben altro". La discussione citata sarebbe stata del tutto travisata: "Io e il generale Federici parlavamo di come riuscire ad ottimizzare l'addestramento delle Forze Armate. Le risorse sono molto scarse da molti anni e così gli uomini armati rischiano di non essere sufficientemente preparati e sull’ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi Corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro". Resta il fatto che Fazzolari è un grande appassionato di armi e di tiro. "Sono un tiratore di tiro dinamico sportivo, disciplina riconosciuta dal Coni e attività sportiva di grande interesse" ha sottolineato.
Di fatto un progetto simile comunque è già attivo (da anni) e pare davvero strano che nessuno se ne sia accorto. La Fitav pochi giorni fa dava notizia dell'avvio del Progetto C.A.R.E. che mette a sistema le iniziative già introdotte in diverse scuole, portando il Tiro a volo nelle scuole in otto Regioni, più altre che si aggiungeranno presto. Il tutto finanziato nell’ambito degli “80 Milioni per lo Sport Italiano”, ovvero il piano di aiuti dello Stato alle varie federazioni sportive italiane.
Il progetto CARE si basa sull'insegnamento di alcuni principi fondamentali: Cultura, Autocontrollo, Regole, Emozioni. Obiettivo è la formazione dei docenti di Scienze Motorie, con il supporto della Piattaforma S.O.F.I.A. (Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento), e degli studenti degli Istituti Scolastici di Primo e Secondo Grado per avvicinarli allo Sport del Tiro al Volo e la conseguente attivazione dei Campionati Italiani Studenteschi.
“Questo Progetto nasce dalla lunga esperienza maturata dalla Federazione con “Linea Verde” che, nel corso degli anni, ci ha portato nelle Scuole italiane ed ha fatto conoscere il nostro Sport ad un vasto pubblico di giovani – ha commentato Luciano Rossi, Presidente della Federazione Italiana Tiro a Volo e della Federazione Internazionale degli Sport di Tiro – Auguro buon lavoro a tutti i docenti ed agli alunni”.
Il Progetto prevede lezioni teoriche in classe e pratica negli impianti di Tiro a Volo con Tecnici specializzati nella formazione dei ragazzi alle prime armi, come da protocollo scolastico federale che prevede, prima dell’avvicinamento alla pedana, incontri teorici sulle norme di sicurezza per il maneggio dell’attrezzo sportivo.
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