“In questi ultimi tempi abbiamo letto sentenze dei giudici amministrativi con le quali è stata riconosciuta la legittimità di provvedimenti prefettizi di divieto di detenzione di armi per i più strani motivi”. E’ quanto scrive l’esperto di legislazione armiera Angelo Vicari sul sito Earmi (dell’ex giudice Edoardo Mori).
“Si ha la sensazione che, - scrive Vicari - dopo le direttive del Ministero finalizzate a ridurre le licenze di porto d’armi per difesa, si sia passati a sollecitare l’applicazione dell’art. 39 per togliere dalla circolazione il massimo numero di armi legalmente detenute”. Ed infatti si assiste ad un incremento di ricorsi contro i provvedimenti di divieto di detenzione.
Un esempio è una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 1799/2023) che ha respinto il ricorso di un cittadino, titolare di licenza di porto di pistola sin dal 1996 che si è visto rifiutare il rinnovo, sia per la mancanza del requisito del dimostrato bisogno, si per due precedenti penali a carico concernenti il mancato versamento dei contributi previdenziali e la violazione delle norme igieniche all’interno dell’esercizio commerciale. Sia il TAR Campania che il Consiglio di Stato hanno ritenuto il provvedimento di rifiuto del Prefetto legittimo.
Non entrando nel merito della decisione, spiega Vicari, stupisce “l’apprendere che, sia il Tar, che il Consiglio di Stato hanno riconosciuto anche la legittimità del divieto di detenzione di armi, quale conseguenza di tale rifiuto”. “Pur riconoscendo la difficoltà di districarsi nella giungla delle norme sulle armi, è mai possibile - si chiede Vicari - che l’Autorita’ di pubblica sicurezza e gli stessi Giudici amministrativi non siano a conoscenza della differenza che intercorre tra la denuncia di detenzione e la licenza di porto?”. “Possibile che non sappiano che il provvedimento di divieto di detenzione armi (art. 39) non può basarsi sull’unica logica conseguenza del rifiuto del rinnovo della licenza di porto d’armi, ma su ben altri motivi che facciano ragionevolmente presupporre il pericolo di abuso delle armi?”
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