Tanti i cacciatori di Avaglio alla messa di domenica 3 settembre. Nonostante il parroco abbia dovuto evitare l'annunciata benedizione dei fucili, in massa, secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione, hanno partecipato alla funzione, compostamente e senza polemiche di sorta, rispondendo così all'invito del don Alessio Biagioni, il quale, durante la funzione religiosa, ha avuto modo di spiegare l'equivoco che si è andato a creare: "sapendo che nella mia parrocchia ci sono così tanti cacciatori - ha detto - ho pensato che sarebbe stato opportuno benedire non solo loro, ma anche gli strumenti che utilizzano, che fanno bene al nostro territorio. Non era mia intenzione benedire i fucili in quanto tali". Fuori dalla Chiesa c'erano addirittura appostati Carabinieri e Polizia municipale, in caso si fossero presentati animalisti a contestare il prete. Fortunatamente nessuna contestazione è stata organizzata.
La caccia è sempre esistita, ha ricordato don Alessio dall’altare della chiesa di San Michele, anche se espressamente non è stata mai considerata dalla Chiesa. Eppure, ha aggiunto, ci ricorda del peccato originale, di quel dualismo imperfetto tra uomo e natura che da sempre ha portato l’uomo a cacciare per procurarsi il cibo. Ha ricordato inoltre che la caccia è anche attenzione per la natura e che senza i cacciatori saremmo invasi dai cinghiali.