A distanza di alcune settimane dalla tremenda rapina in casa di Roberto Baggio, emergono alcuni dettagli in più. E' stato riferito alla stampa locale che gli autori del blitz hanno perso tempo per forzare la cassaforte dove erano custoditi i preziosi fucili da caccia del divin codino ma che poi le armi sono state trovate abbandonate sotto una delle finestre.
I ladri potrebbero essersi resi conto che tali fucili, probabilmente personalizzati, sarebbero stati difficili da rimpiazzare sul mercato nero, avendo potuto fornire informazioni sulle generalità dei venditori.
Si profila anche l'ipotesi che la banda non sapesse di essere al cospetto di un personaggio così famoso. Il pallone d'oro non è stato toccato, così come nessun altro dei cimeli riferiti alla carriera calcistica. Il Giornale di Vicenza riferisce di istanti di esitazione quando è stato espressamente chiesto loro se fossero lì per rubare premi e trofei. "I banditi si sarebbero scambiati qualche sguardo incredulo - vi si legge - come se fossero venuti a conoscenza dell'identità del padrone di casa solo in quel frangente".