Si è tenuto lo scorso venerdì presso il Park Hotel di Perugia il convegno organizzato da Federcaccia Umbra e patrocinato da Federcaccia Nazionale, che ha affrontato il tema dei motivi ostativi alla concessione, rinnovo e revoca dei porti d’arma.
Il convegno si è focalizzato sulla complessa normativa che regola l’uso e la detenzione delle armi sportive, illustrando in particolare come la “discrezionalità” riconosciuta alle autorità di pubblica sicurezza influenzi il rilascio o la revoca del porto d’armi.
I relatori, tra cui figure di spicco come il Viceprefetto Fabio Baldoni, il comandante di Polizia Dario Lemmi e gli avvocati Maurizio Lorenzini e Andrea Campanile, hanno fornito spiegazioni pratiche e concrete, arricchite da esempi tratti dalla loro esperienza professionale. Nonostante alcune assenze istituzionali per impegni sopraggiunti, come quelle del Procuratore Generale Sergio Sottani e del Sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco, i loro saluti sono stati condivisi con il pubblico presente.
Un appello per una revisione normativa
Nel suo intervento conclusivo, il Presidente Nazionale di Federcaccia, Massimo Buconi, ha sottolineato l’importanza di aggiornare un impianto legislativo ancora basato sul Testo Unico di Pubblica Sicurezza del 1931.
“Non chiediamo facilitazioni o minori controlli, ma una definizione più chiara della discrezionalità attribuita alle autorità e tempi certi per la gestione delle pratiche. È fondamentale fornire certezze tanto ai cittadini quanto agli operatori di polizia, spesso gravati da responsabilità personali che possono influire sulla loro operatività,” ha dichiarato Buconi. Il Presidente ha proposto due possibili soluzioni: una revisione legislativa o, in alternativa, una circolare applicativa del Ministero dell’Interno che introduca i necessari correttivi in tempi brevi.
L’evento è stato solo il primo passo di un percorso che Federcaccia intende intraprendere, impegnandosi a livello nazionale con il suo Ufficio studi giuridici per garantire un quadro normativo più chiaro e moderno.