A seguito dell’emanazione della circolare del Reparto Infrastrutture del Genio e del successivo comunicato UITS, UNARMI prende netta posizione contro il divieto dell’utilizzo di munizioni ricaricate nelle sezioni del Tiro a Segno Nazionale (TSN).
L’Associazione ha già trasmesso all’UITS e al Comando del Genio una serie di considerazioni in merito a quella che definisce un’imposizione priva di fondamento tecnico e giuridico, con possibili ripercussioni negative per il mondo del tiro sportivo. Ci sono discipline – scrive Unarmi – nelle quali la ricarica è indispensabile, quale ad esempio il tiro con armi ex ordinanza, e più in generale l’utilizzo di qualsiasi arma camerata in calibri non più disponibili commercialmente. Inoltre esprime la preoccupazione che con la stessa logica possano a breve venire vietate anche le attività con armi avancarica.
Le soluzioni ipotizzate nella circolare fanno oltretutto temere che la questione possa presto tramutarsi in una ennesima imposizione di nuovi oneri e costi ai danni dei tiratori italiani (già recentemente provati dal fortissimo incremento del costo del munizionamento) senza che vi sia alcuna concreta giustificazione o necessità.
L’Associazione ha voluto sottolineare la mancanza di dati reali sugli eventuali incidenti con munizionamento ricaricato nelle Sezioni del TSN, che sarebbe stato doveroso raccogliere ed analizzare prima di introdurre divieti così netti e pesanti. L’Unarmi si augura quindi che gli Enti interessati vogliano risolvere la questione applicando i più elementari criteri di buonsenso e ragionevolezza a prioritaria tutela dello sport e degli sportivi italiani.