Attraverso una lettera indirizzata al Presidente del Coni Giovanni Petrucci, l'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) chiede che vengano presi provvedimenti verso le dimissioni del presidente della Uits Ernfried Obrist per aver presenziato ad una gara di tiro a segno al poligono di Bologna familiarizzando con alcuni individui che indossavano le divise della Waffen SS, le famigerate squadre militare tedesche, autrici tra le altre, delle stragi di Marzabotto e di S. Anna di Stazzema.
“È inevitabile, in questo contesto, andare con la memoria al 28 dicembre 1943 dove proprio in un campo di tiro a segno, a Reggio Emilia, furono fucilati dai tedeschi i sette fratelli Cervi, o al 1944 dove al Martinetto di Torino, nel cortile detto del Tiro alla pistola, ebbero luogo ben 61 esecuzioni ai danni di operai, studenti, sacerdoti, militari e contadini”.
Un gesto ritenuto grave ed offensivo verso le migliaia di vittime innocenti dei crimini di guerra nazisti, oltre che un palese reato di apologia di nazisno." La vicenda - spiega l'Anpi - è balzata sulle cronache locali e nazionali, grazie anche alla presa di posizione dell’ANPI di S. Arcangelo, sostenuta dal Comitato provinciale ANPI di Rimini, della denuncia del sindaco di S. Arcangelo e di una interrogazione parlamentare a firma dell’On. Manuela Ghizzoni che non ha ancora avuto risposta. Ad aggravare ulteriormente il tutto è il comportamento dello stesso Presidente Obrist che si trincera dietro “leggeri” atteggiamenti autoassolutori francamente inaccettabili. Tra l’altro lo stesso dichiara di avere manifestato le sue scuse all’ANPI, attese invano, atto che conferma l'intenzionalità oltraggiosa".