Una specie di corsa alle armi sta riguardando molte città, tra cui anche Firenze. Tra giugno e luglio - si legge su La Nazione - le domande per la licenza del porto d'armi hanno registrato una tendenza all'aumento. Avere un'arma è lecito solo se ci sono le condizioni giuste, altra cosa invece è tenerne una in casa “perchè non si sa mai”, per paura dei ladri o per l'ossessione che qualcuno possa entrare in casa. La motivazione della legittima difesa purtroppo è una delle prime colpevoli poi quando qualcuno si fa male davvero, e spesso non è un intruso. La Prefettura di Firenze ha adottato in questo senso una misura cautelativa per ridurre al minimo incidenti del genere: quello di tagliare drasticamente il numero delle armi in circolazione. Il che significa un maggior controllo su chi le detiene e sul suo livello di preparazione. Tecnicamente la licenza per il porto d’armi la concede, per il Prefetto, un funzionario da lui delegato, ma alla richiesta deve essere allegato il parere dell’apposito ufficio della questura. E con un parere negativo della Questura è ben difficile che la Prefettura rilasci l’autorizzazione. Vengono effettuate quindi verifiche di idoneità psicofisica, medica e vengono valutate tutte le informazioni necessarie. I funzionari dell'ufficio Armi hanno esaminato attentamente le documentazioni: il risultato è che nell'ultimo mese le autorizzazioni sono scese del trenta per cento.
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