Giovanni Pellielo in questo momento si trova ad Acapulco (Messico), dove nelle prossime ore si batterà per portarsi a casa l'ennesima Coppa del Mondo dopo le sette già vinte, un primato assoluto. Ma per Johnny le medaglie non sono così importanti, quello che lo spinge a gareggiare a quarant'anni compiuti, è semplice passione.
“Oscar Wilde a chi gli chiedeva come si diventa scrittori diceva: “Se la prima cosa che pensi quando ti svegli al mattino e l'ultima prima di addormentarti è di fare lo scrittore: beh, farai lo scrittore”. Ecco a me succede questo con il tiro. Sono fortunato, perchè nel mio sport gareggi contro te stesso, cerchi la perfezione”, ha dichiarato in un'intervista rilasciata ieri alla Gazzetta dello Sport.
Pellielo pensa già alle Olimpiadi di Londra 2012 “dove andrei per cercare l'oro” - dice - “così farei contenti tanti altri più di me. Se non ci riuscirò si potrà dire la solita cosa: che ho vinto tutto tranne l'oro olimpico”. “in un certo senso - continua - diventa un'ossessione: è la cosa che mi chiedono tutti. Io, per me tirerei anche senza ori e senza olimpiadi. Anche per una tacchinella, il premio della mia prima gara. Fosse per me parteciperei anche alle gare dilettantistiche, paesane: mi freno solo perchè immagino i commenti che uscirebbero”.