In una nota congiunta l'Anpam (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni) e la Federazione Italiana Tiro a Volo, mettono in guardia gli appassionati del tiro e i cacciatori sul diffondersi di una pratica illegale nel settore delle munizioni: la vendita fuori dai locali commerciali. Ci si riferisce in particolar modo a quelle operazioni fatte da operatori del settore che spediscono direttamente a casa dell’utente finale le cartucce, dopo avere ricevuto per e-mail o per fax copia del porto d’armi.
Un sistema, spiegano Anpam e Fitav, in uso con profitto in altri settori merceologici ma non consentito dalla legge italiana per il comparto armiero, visto che trattasi di vero e proprio reato punibile secondo l'articolo 678 del codice penale, con l'arresto da tre a diciotto mesi e ammende in denaro.
La rigidità della legge su questo punto altro non è che una misura di sicurezza che assicura la vendita solo dietro rilascio dell'apposita licenza al commerciante e l'acquisto solo previa esibizione del documento originale da parte dell'acquirente.
Nell’ottica di una sempre maggiore attenzione agli aspetti più delicati della pratica del tiro sportivo e della caccia, l’ANPAM raccomanda inoltre di non consegnare fotocopie del proprio porto d’armi o inviarne copie per posta elettronica o fax, in quanto la disponibilità degli estremi potrebbe indurre malintenzionati a caricare in capo al titolare della licenza l’acquisto di munizioni destinate ad altri e ad altri scopi.
Va ricordato inoltre che le autorità di polizia sono legittimate ad effettuare, senza mandato dell’autorità giudiziaria, ispezioni e perquisizioni al fine di verificare la presenza, in qualsiasi locale pubblico o privato o in qualsiasi abitazione, di armi, munizioni o materie esplodenti (art. 41 TULPS – art. 225 disp. att. c.p.p.) eccedenti le quantità consentite.
"La campagna informativa dell’ANPAM relativa alla corretta vendita delle munizioni - conclude la nota - rientra nella politica e nell’impegno costante dell’associazione a favore della totale legalità delle attività del settore. L’impegno è rivolto sia nei confronti delle politiche industriali dei propri aderenti, sia per la tutela di negozianti ed armieri titolari di regolare licenza nonché dei consumatori finali, che vanno tutelati da frodi e comportamenti che potrebbero sembrare legali, ma non lo sono".