Sono circa
10 milioni le armi legali in Italia, per caccia, tiro a segno o difesa. Ai 34 mila privati che posseggono un porto d'armi, si sommano le oltre 50mila guardie giurate, i circa 800mila cacciatori con licenza per abilitazione all'esercizio venatorio e i 178 mila permessi per uso sportivo (tiro a volo o tiro a segno).
Altre 3 milioni sono gli italiani che posseggono un'arma regolarmente denunciata ereditata o inservibile. Numeri che confermano la ripresa del settore annunciata all'Exa. Secondo l'Eurispes ogni anno in Italia vengono prodotte oltre 600 mila armi, un giro d'affari che sfiora i due miliardi di euro, compresa l'oggettistica e gli accessori.
L'Italia, con il 90 per cento della produzione concentrata nel bresciano (143 imprese), si conferma leader del settore. In Europa le armi lunghe italiane coprono il 70 per cento dell'offerta sul mercato, mentre per quelle corte la percentuale si ferma al 20.