L'utilizzo della canna rigata è al centro spesso di accesi dibattiti anche in ambito venatorio. Per promuovere e divulgare un corretto uso di tali armi, alla vigilia dell'apertura della caccia di selezione sul territorio parmense, la sezione provinciale di Federcaccia ha tenuto una serie di incontri volti a sottolineare alcuni aspetti fondamentali come: la sicurezza nel maneggio delle armi, la corretta taratura, l'etica del tiro, la scelta del calibro e la palla giusta in funzione del selvatico cacciato e del territorio.
I convegni sono stati quattro: a Traversetolo, a Parma, a Borgotaro ed a Berceto, con la collaborazione dei vari responsabili delle sezioni e degli ATC. I relatori, tutti di fama nazionale, erano: Andrea Turchi, Istruttore e Direttore del poligono di tiro di Pellegrino Parmense, Fausto Vitali, esperto di armi da tiro ed infine Marco Benecchi, esperto in armi rigate e ottiche da caccia.
Tema principale dell’iniziativa è stato “L’uso corretto della canna rigata nella caccia di selezione e nella braccata al cinghiale”, ma durante i tre giorni trascorsi in giro per la provincia emiliana si è discusso veramente di tutto, dai piccoli ai grandi problemi che affliggono sia i neofiti sia i cacciatori esperti, all’attuale legislazione italiana e come le varie associazioni e gruppi di cacciatori si stanno muovendo in materia.
Molti i cacciatori intervenuti e le domande poste ai relatori, tanto che la Federcaccia di Parma sta pensando di replicare l'iniziativa, questa volta, riferisce Benecchi, magari sulla preparazione dei trofei e sulla loro valutazione, sul montaggio dei cannocchiali, sui primi rudimenti di ricarica delle munizioni a palla e molto altro.