Sotto l'amministrazione Obama, temuto prima delle elezioni dalle lobby delle armi, sono state approvate disposizioni che in passato non avevano trovato accoglimento rispetto ai diritti dei possessori di armi. In Virginia per esempio è passato un disegno di legge che permette alle persone di portare armi nei bar e nei ristoranti che servono alcolici ed è stato abrogato il divieto (in vigore da 17 anni) per l'acquisto di più di una pistola al mese.
In Arizona e nel Wyoming i legislatori stanno valutando una mezza dozzina di misure pro armi, tra cui quella che consentirebbe ai residenti di detenere armi senza bisogno di richiedere un permesso.
Nel Montana e nel Tennessee è passata una misura che esenta i due stati dal regolamento federale per le armi e le munizioni fatte, vendute e utilizzate all'interno dei propri confini. Misure simili sono state proposte anche in altri tre stati.
Ad Obama è stato contestato di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale per chiudere la scappatoia che permette ai commercianti di armi di vendere senza gli opportuni controlli sugli acquirenti, anche se a detta del portavoce della Casa Bianca Ben La Bolt dalle ultime statistiche dell'FBI emerge che i crimini violenti hanno fatto registrare il livello più basso dal 1960 nel primo semestre del 2009. Ad Obama viene poi riconosciuto il merito di aver bloccato le proposte in una ventina di Stati per trasportare armi nei campus universitari.