E' un primo successo quello ottenuto rispetto allo schema di decreto sull'attuazione della direttiva
2008/51/CE approvato pochi giorni fa dal
Consiglio dei Ministri. "I criteri inutilmente restrittivi contenuti nella legge di delega (legge comunitaria 2008) - si legge in una nota di Anpam e Cab - comportavano il serio pericolo di un’ingiustificata compressione dell’intero comparto senza un reale incremento della sicurezza pubblica".
Il risultato ottenuto è dovuto anche all'attento lavoro e alla sollecitazione degli uffici e dei referenti politici interessati da parte di ANPAM (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni) e del CAB (Consorzio Armaioli Bresciani) che hanno operato "affinché gli aspetti più critici venissero via via ridotti o riformati".
"Lo schema approvato - dichiarano le associazioni che assicurano la massima attenzione sul tema anche in futuro - contiene ancora qualche disposizione preoccupante o contraria al diritto comunitario, che si spera tuttavia possa essere riformata durante l’iter che il testo dovrà seguire".
Il testo è stato quindi trasmesso al Parlamento e all’Unione europea per i pareri obbligatori, e potrà essere modificato fino all’approvazione definitiva, che dovrà avvenire entro la fine di ottobre.