A partire da questa stagione venatoria alcuni cacciatori incorreranno nell'obbligo di utilizzare munizioni caricate con pallini che non siano di piombo. Stiamo parlando, per ora, di chi pratica l'attività venatoria nelle zone umide ZPS delle regioni italiane che lo hanno disposto, in adeguamento alle disposizioni contenute nel decreto ministeriale del 17 Ottobre 2007 che ha stabilito i Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative alle ZPS e alle ZSC voluto da Pecoraro Scanio, e che riguarderà gradualmente tutte regioni italiane. Tale indicazione deriva dall’accordo AEWA emanato all'Aja il 15 agosto 1996 tra gli stati membri della CE, e recepito dal Governo Italiano con la legge del 6 febbraio 2006 n. 66. Disposizioni che derivano dagli studi scientifici che – si dice - hanno dimostrato l'avvelenamento degli uccelli acquatici a causa della presenza di piombo nel loro sangue, avvenuto per ingestione dei pallini, scambiati per sassolini, pratica che aiuta gli uccelli nella digestione. Per evitare questo fenomeno in molte nazioni si è già passati all'adozione di munizioni alternative con pallini in acciaio, bismuto, tungsteno e varie leghe messe a punto per raggiungere le prestazioni balistiche del piombo, a costi però più elevati.
Al proposito alcune regioni hanno già pubblicato regolamenti di modifica al decreto 184/07:
Emilia Romagna: Legge Regionale n° 1224 del 28/07/2008 - Integrazione al decreto 184/07 Zps e Zsc
Lombardia: Misure di conservazione per la tutela delle Zps lombarde ai sensi del d.m, 17/10/2007 n° 184 - Integrazione alla d.g.r. n°6648/2008
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