Il consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, ha presentato un'interpellanza in merito ai permessi per i cacciatori di entrare armati nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco – Emiliano, permessi che sarebbero stati prorogati anche se non risulta alcun documento che lo attesti. La situazione si complica con la recente approvazione di un ampliamento del Parco in una zona dove attualmente è autorizzata l'attività venatoria.
Secondo Filippi, malgrado le proroghe decise dall'Ente Parco, i cacciatori non hanno alcuna autorizzazione formale da esibire nell'eventualità di verifiche da parte degli organi competenti. Inoltre il consigliere fa notare che visto che aumenteranno i percorsi nei quali si possono detenere armi da utilizzare nell'attività venatoria risulterebbe impossibile rispettare le prescrizioni dell'Ente Parco circa le giornate durante le quali non è previsto il transito con armi destinate all'esercizio venatorio su tratti di strada che interessano il territorio del Parco.
L'esponente del pdl chiede quindi alla Giunta regionale se sia a conoscenza di atti formali da parte dell'Ente Parco che confermino la proroga per i permessi scaduti, se non ritenga opportuno intervenire, di concerto con lo stesso Ente, per la revisione dei permessi, indicando in essi anche le strade all'interno della nuova perimetrazione, prima non autorizzate, e se non consideri indispensabile, a fronte dell'inizio dell'attività venatoria, pubblicizzare, attraverso l'ATC Montagna e le associaizoni venatorie ed ambientaliste, la necessità di munirsi del permesso del Parco per le persone regolarmente autorizzate.
Filippi vuole infine sapere se la Giunta intenda impegnarsi perché l'Ente Parco riveda le clausole delle autorizzazioni relative alle giornate di martedì e venerdì ed agli orari pre e post attività venatoria.